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Fincantieri, ecco la nuova intesa per crescere negli Usa

Non c’è solo la Legge Navale nel futuro di Fincantieri. La controllata americana della società triestina, Fincantieri Marine Group, e Gibbs & Cox, principale società indipendente di progettazione e ingegneria navale in Nord America, hanno annunciato ieri un’iniziativa congiunta per la ricerca e sviluppo nel settore delle navi commerciali e militari.

UN’ALLEANZA PER TUTTI I MERCATI

L’alleanza, definita “strategica”, spiega una nota delle aziende, si focalizza “sullo sviluppo di concept innovativi per navi commerciali e militari con particolare attenzione alla convenienza economica e all’efficienza produttiva”. Progetti che secondo entrambi i management “potranno trovare applicazione sia sul mercato statunitense che su quello internazionale”.

LE PAROLE DI BONO E BIBEN

Per l’ad di Fincantieri, Giuseppe Bono (nella foto), la partnership è prima di tutto un modo per penetrare meglio il mercato a stelle e strisce, mettendo a sistema “competenze ed esperienze”. “Il nostro obiettivo – sottolinea – è quello di sviluppare concept” innovativi, che tengano “in considerazione gli aspetti legati alle efficienze produttive già nella fase progettuale”.
Non solo. Nel suo complesso l’iniziativa, secondo Rick Biben, ceo di Gibbs & Cox, godrebbe “di una visione unica, end-to-end”. La collaborazione tra i progettisti delle due imprese, ritiene il top manager, permetterà nei piani “di sviluppare progetti che tengano conto delle esigenze dei programmi nel corso dell’intero ciclo di vita della nave”.

LE ALTRE COMMESSE

Per il gruppo italiano, che spazia con disinvoltura dal militare al civile, è un buon momento. Nel suo prossimo futuro ci sono, come detto, sia il piano di rinnovamento della flotta della Marina militare italiana, ma anche una commessa siglata a marzo scorso con l’americana Carnival Corporation, compagnia leader del cruise, che ha tra le sue controllate anche l’italiana Costa Crociere. In quel caso sono cinque le nuove navi da crociera da costruire tra il 2019 e il 2022, per un valore di circa 4 miliardi di dollari. Senza dimenticare la recente intesa con Virgin Cruises, brand del gruppo britannico Virgin fondato dal vulcanico Richard Branson e nuovo operatore del settore. Le due aziende hanno firmato il 23 giugno una lettera di intenti vincolante per la costruzione di tre navi da crociera. La finalizzazione degli accordi è prevista per l’ultimo trimestre di quest’anno, ma Fincantieri può già sorridere: l’offerta del gruppo italiano ha battuto in extremis quella dei suoi principali competitor della navalmeccanica al mondo, i tedeschi di Meyer Werft.

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