75 ragazzi americani tra i 25 e i 35 anni dagli Stati Uniti e dal Canada si sono confrontati per sei mesi via Skype e sui social network sulle domande ed esperienze, quotidiane ed esistenziali.
Da questo esperimento è nata la mostra-indagine “I am exceptional: millennial experience”, realizzata per il New York Encounter 2015 dello scorso gennaio, poi tradotta e integrata per il pubblico italiano e internazionale. Da oggi è possibile visitarla al Meeting dell’Amicizia fra i popoli di Rimini in corso fino al 26 agosto.
CHI SONO I PROTAGONISTI
Il gruppo rappresenta la generazione nata tra i primi anni ’80 e gli anni “zero”, quella delle start-up e delle quarter-life crises (le crisi dei venticinquenni), dei costanti aggiornamenti di status e dell’invenzione di un’identità. Per relazionarsi hanno utilizzato il proprio linguaggio e quello dei propri media: social, selfies, live feeds, blogs.
ALLA RICERCA DELL’IDENTITÀ
Il filo conduttore di questa mostra, frutto del “Millennial Project”, un percorso di indagine e condivisione durato sei mesi, è la “ricerca di identità”, come recita il sottotitolo della mostra.
LA MOSTRA
Le videochiamate, i post e i tweet infatti sono si sono trasformati in racconto e scoperta di sé che il percorso della mostra ripercorre evocativamente e ripropone al visitatore, trascinandolo in un gioco di interattività che lo sollecita a divenire protagonista lui stesso. Al termine della visita sarà possibile fermarsi a dialogare con i curatori e le guide americane, e lasciare un commento dalle postazioni I-pad o dal proprio smartphone, che sarà visualizzato in live feed.