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I bamboccioni? Per qualcuno sono in via di estinzione. Il sondaggio Openjobmetis

occupazione

E se i bamboccioni fossero in via di estinzione? Domanda per nulla banale in tempi in cui quattro giovani su dieci se ne stanno a casa senza lavoro e il 12,7% degli italiani è disoccupato. Nessuna giustificazione per chi, alibi della disoccupazione alla mano si gira i pollici, guadagnandosi l’appellativo coniato nel 2007 dall’allora ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa. Ma forse, stavolta, la crisi potrebbe aver innescato una sorta di mini-reazione nell’universo giovanile. Chissà.

Fatto sta che a Openjobmetis, una delle Agenzie per il lavoro più importanti in Italia, hanno provato a vederci chiaro, sfornando in questi giorni un sondaggio per analizzare l’approccio al lavoro dei giovani neodiplomati, una volta usciti dalle aule. Ebbene, cifre alla mano il 58% degli intervistati si è detto pronto a cercarsi immediatamente un impiego, rinunciando all’istruzione universitaria. Altro che laurea e altri 5 anni sui banchi di scuola, hanno spiegato dal Openjobmetis, per 6 giovani su 10 una volta presa la maturità l’imperativo è lavorare. Solo un 27% è disposto a proseguire gli studi mentre per un residuale 9% l’ide migliore è scappare all’estero.

Solo una manciata di ragazzi invece sceglie di non scegliere, rimandando all’autunno il da farsi: un il 4% dei neodiplomati che per il momento non ha pianificato il futuro e preferisce godersi il sole, il mare e le belle giornate estive, e un 2% che non ha ancora proprio le idee chiare e non sa se continuare a studiare oppure cercare il primo impiego.

C’è una conclusione a tutto questo? Forse sì. E cioè che i giovani italiani avranno mille difetti, ma stando ai numeri di Openjobmetis la gran parte di essi sembra avere la classica testa sulle spalle, pronta magari a mettersi in gioco. Magari.

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