La proposta di legge sul Family Act presentata da Area popolare si muove, per quanto riguarda la tassazione sugli immobili, nella giusta direzione.
E’ da apprezzare, in particolare, l’attenzione posta alla necessità di incentivare l’affitto, soprattutto attraverso una consistente riduzione dell’imposizione patrimoniale comunale sugli immobili locati.
Prevedere che, per le case affittate a giovani coppie, la somma delle aliquote dell’Imu e della Tasi non possa superare la misura del 2 per mille, significa aver compreso che, per favorire l’accesso all’abitazione, la strada maestra è quella di iniziare a restituire appetibilità all’investimento in immobili da locare. Un investimento che in Italia è tradizionalmente una peculiarità dei piccoli risparmiatori, ma che la triplicazione dell’imposizione locale iniziata nel 2012 ha mortificato attraverso una politica fiscale inspiegabilmente punitiva.
L’augurio è che il governo possa prendere spunto da questa proposta di legge per disporre una detassazione generalizzata degli immobili affittati.
Lo richiedono, oltre che ragioni di equità, esigenze di ampliamento dell’offerta abitativa e di risoluzione di tensioni sociali.