Le contestazioni alle grandi opere non vanno in vacanza. Lo sanno anche le imprese che “mettono il costume da bagno” alle iniziative culturali, di servizio o compensative volte a favorire o gestire il consenso attorno al proprio progetto industriale.
Penso, nello specifico, all’attività messa in campo da Total nell’area – ricchissima di petrolio e gas – di Tempa Rossa, in Basilicata: dal 22 luglio al 31 agosto, gli abitanti dei comuni di Guardia Perticara, Gorgoglione e Corleto Perticara potranno recarsi gratuitamente al mare, presso i lidi della vicina Scanzano Jonico, grazie al servizio navetta offerto dalla compagnia petrolifera. Lo stesso approccio ha dato vita, a latitudini diverse, a sponsorizzazioni di sagre estive, tornei di beach volley e luminarie di santi patroni.
Sull’effettiva utilità delle iniziative di cui sopra saranno i cittadini interessati ad esprimersi. Quello che qui interessa rilevare, è che laddove il clima di opinione diffuso è conflittuale o compromesso, ogni iniziativa di coinvolgimento/compensazione rispetto alle comunità locali rischia di annegare in un mare di diffidenza, incomprensione e incomunicabilità. Nel frattempo, sotto l’ombrellone di questa estate italiana, il bagnante agostano continua a leggere di economie locali eternamente dipendenti dal pubblico, di giovani imprenditori che sognano la fuga, di infrastrutture che mancano, di entusiasmi che a volte si spengono. Il bisogno di capitali privati, invocati da una parte, fa a pugni con l’ostilità verso i capitali privati, contestati dall’altra.
Imprese e territori sono dunque destinati, quattro stagioni su quattro, ad un eterno lost in translation? Il deterioramento della reputazione degli organismi di rappresentanza – comuni ed enti locali compresi – e l’apertura di nuove autostrade virtuali di informazioni complica la faccenda. Una complessità che la sagra di paese rischia di appiattire su una percezione di generale presa per i fondelli, di questo tocca convincersi.
Il sole d’agosto riscalda gli animi, ma l’autunno promette temperature altrettanto bollenti. Tra spending review e riforme della pubblica amministrazione, aspettiamo il germogliare di un paese diverso. Che possa fare a meno di noi architetti della gestione del consenso. Che ci regali una stagione di sviluppo economico basato su regole, poche, e progetti realizzati, tanti.