Riccardo Muti rientrerà alla Scala? Ed in caso affermativo, sarà in forma? Non certo come direttore musicale, dato Riccardo Chially è stato nominato direttore principale per i prossimi anni e sarà, per Sant’Ambrogio,alla guida della verdiana Giovanna d’Arco. Forse, per una/due opere o concerti l’anno, se i suoi impegni a Chicago lo consentono. E se saranno opere, saranno di sicuro verdiane.
In una delle conversazioni informali sulla terrazza dell’ufficio stampa del festival estivo di Salisburgo, la presidente della manifestazione Helga Rabl-Stadler sottolinea che l’autobiografia di Riccardo Muti è una lunga dichiarazione d’amore a Giuseppe Verdi. Lo chiama il compositore della sua vita.
Muti è al Festival di Salisburgo per due recite straordinarie, in forma di concerto, di Ernani, opera che meriterebbe di avere maggior spazio nei cartelloni dei teatri italiani. Ernani – afferma Muti – è una delle opere più difficili per i cantanti dato che richiede una vasta gamma di voci. Se utilizzi un cantante con una voce leggera si trova in difficoltà nei passaggi che richiedono un volume forte e vice versa.
Muti studia Ernani del 1982, quando lo preparò per la Scala e ne scopre ancora risvolti. Per Salisburgo ha messo insieme un gruppo eccezionale di cantanti: Francesco Meli, Luca Salsi, Ildar Abdrazakov, Tatiana Serian, Singe Büyükedes, Antonello Ceron, Gianfranco Montresor. In buca i giovani dell’Orchestra Giovanile Cherubini da lui creata ed addestrata. Offre un’interpretazione filologica: “Non ho il monopolio della verità ma voglio mantenere viva la tradizione italiana. Quindi vengono eliminate modifiche, variazioni, incrostazioni che negli anni sono diventate ‘di riferimento”.
“Mi preoccupo – aggiunge – di come vengono addestrati i giovani direttori d’orchestra italiani. A tal fine ha creato un’accademia apposita, da lui”.
Nella conversazione informale in terrazza, Muti ricorda la sua prima direzione d’orchestra a Salisburgo nel 1971 su invito di Karajan. Sulle prime pensai che la lettera d’invito fosse stata inviata ad un indirizzo sbagliato. Non ho dormito quattro notti pensando che avrai concertato i Wiener Philarmoniker. Da allora li concerto quasi ogni anno: è parte della mia vita fare musica con loro ogni metà di agosto.
Ma torniamo a Verdi. Nella sua musica, ogni nota è un canto. La musica contiene la drammaturgia: un esempio evidente è ‘La Traviata’ quando Giorgio Germont entra in scena ed avverti subito la sua arroganza dalla musica. Questa estate presenta Ernani perché gli è mancato il tempo di preparare una produzione con scene, costumi e drammaturgia. Nella sua concezione il direttore d’orchestra non è meramente un concertato ma è responsabile dell’intera produzione. Ciò può portare a rapporti non facili con i registi. Detesta messe in scena tradizionali, ma l’azione scenica deve essere in linea con la partitura.