Assemblea sindacale o sciopero mascherato? Di sicuro per la chiusura nelle prime ore mattutine di ieri del Colosseo il governo si è imbufalito e ha approvato un decreto legge che inserisce anche i beni culturali tra i servizi pubblici essenziali, il sindaco di Roma Ignazio Marino si è scagliato contro un certo sindacalismo proprio come l’esecutivo e la figuraccia è andata in onda in mondovisione.
Ma chi sono i sindacalisti che hanno promosso e gestito l’agitazione? I loro nomi sono Claudio Meloni, Daniela Volpato e Enzo Feliciani e rappresentano rispettivamente Cgil, Cisl e Uil nel settore dei beni culturali. Ecco i concetti clou di un comunicato stampa unitario datato 16 settembre: “Dopo mesi di discussioni sulle necessità riorganizzative del MiBACT, i provvedimenti del Governo, che non risolvono nessuno dei problemi aperti, sono entrati a gamba tesa e anzi creano ancora più confusione. I lavoratori sono esasperati e noi con loro, ci vuole un segnale forte prima che il sistema collassi. Se necessario, anche lo sciopero”. Poi i motivi della protesta e dell’assemblea sindacale: “Per prima cosa – spiegano Claudio Meloni, Daniela Volpato ed Enzo Feliciani – diciamo basta al ritardo scandaloso nel versamento degli arretrati sul salario accessorio”.
Ecco chi sono, cosa pensano e cosa hanno fatto negli ultimi anni.
Cresciuto nel sindacalismo cigiellino laziale, Meloni si è fatto largo a livello nazionale dopo la nomina come responsabile Cgil per i beni culturali nel 2011, prendendo il posto di Libero Rossi. Attivo sui social (@clamelons), attivo nelle piazze (tra le prime fila di molte manifestazioni capitoline), attivissimo contro la legge Madia della quale critica ingenti deleghe “in bianco” al primo Ministro, che porterebbero ad una “pericolosa concentrazione di potere” nelle mani del premier.
Daniela Volpato, nella Cisl da lungo corso, inizia la scalata sindacale nel suo comune di provenienza (Cittadella Camposanpiero), poi sale verso Padova come segretario provinciale e in seguito, nel 2001, arriva a Venezia come segretario regionale. Nel 2008 arriva alla nomina a livello nazionale come coordinatore della contrattazione per tutti i comparti. In prima linea nella faccenda dei lavoratori Whirlpool e, in quelle occasioni, sollecitava: “Esigenze di maggiori e diversi servizi necessari per i ministeri e periferie (..) e per le imprese che devono stare sul mercato globale e moderno”.
Infine Enzo Feliciani, attuale responsabile della Uil-Beni Culturali ed ex coordinatore provinciale fiorentino Uilpa (Uil pubblica amministrazione). Nel corso di questo scorso incarico, da ricordare un suo endorsement nei confronti del personale del museo degli Uffizi che rivendicava il diritto di fruire delle sole tre festività garantite dal contratto (Natale, Capodanno e Primo Maggio) non volendo aderire ai progetti nazionali di apertura. Dopo una piccola scaramuccia con la Cgil nel 2012, nel 2014 viene nominato membro del comitato del Turismo, dipendente a sua volta dal Ministero dei Beni culturali.