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Koumbaya, Koumbaya, Signore stai con Noi

A messa, mi sono ricordato di quando – giovane della Azione cattolica veronese – ho aiutato don Giulio Girardello a ciclostilare una prima serie di canti da chiesa. Incluso quello del titolo.

Parrocchia di San Pietro Apostolo, Verona, anno 1962. Durante la predica (noiosa alquanto) stavo pensando all’enorme massa in movimento dall’Asia e dall’Africa verso l’Europa. Una massa potenziale terrificante, superiore a quella della traversata degli Ebrei dall’Egitto alla terra promessa; a quella della fuga degli ebrei dal nazismo verso Gerusalemme; alle migrazioni dall’Italia e dalla Francia verso gli USA, il Canada e l’Australia, dopo la prima e dopo la seconda guerra mondiale.

Perché ciò accade? Un credente non può non pensare che questo nuovo esodo non sia nei piani dell’Onnipotente. Chi non crede, può pensare che sia la giusta punizione dell’Africa e del Medio Oriente contro il colonialismo europeo degli ultimi secoli. Ma, cosa c’entriamo Noi, uomini del XX° e XXI° secolo con le colpe di parte dei nostri avi europei? Disegno divino? Ma la nostra infanzia ci ha insegnato che migliaia di missionari, laici e non laici, hanno per almeno 2 secoli cercato di applicare la regola di Monsignor Comboni: “L’Africa agli africani. Vanno aiutati in casa loro”.

E allora? E’ giusto accettare questo esodo indiscriminato? E’ giusto fare come la Germania che, in prospettiva pensionistica, si caricherà di 800.000 siriani, con notevole scolarità? E’ giusto che l’Italia si faccia carico di centinaia di migliaia di profughi, prevalentemente maschi adulti, con scolarità bassa o assente e con uno scarso rispetto delle normali regole civili di vita?

Noi non sappiamo quando verrà l’Apocalisse. Ma – in un’ottica umana – 2000 anni di cristianesimo hanno portato Cristo solo ad un terzo della popolazione mondiale, al massimo. In questi decenni l’Islam è esploso; come nel Medioevo vuole distruggere la religione cristiana in tutte le sue forme. Come i barbari del Medioevo, come gli Ottomanni nei secoli scorsi, cercano di occupare l’Europa e vogliono distruggere ciò che resta della tradizione religiosa europea, con la forza. Tagliando gole, abbattendo templi, vestigia e cultura, in nome del massimalismo coranico.

Non ci piace papa Francesco, che sembra non aver capito la gravità dell’esodo e la violenza dell’ISIS. Non l’ha capito e non ha proclamato “SANTI SUBITO” tutti i martiri cristiani (cattolici o solo cristiani) dal 2001 in poi. Non ha proclamato santi i morti innocenti, in Asia, in Africa, in Europa, negli USA.

Perché non l’ha fatto? Perché non lo fa? Perché sembra avere paura dell’ISIS?

Perché ha paura di dichiarare guerra al fanatismo religioso? Una nuova crociata? Probabilmente si. Quando l’ISIS attaccherà l’Europa sarà troppo tardi cercare di difendersi.

“KOUMBAYA, Signore stai con Noi…”. Soprattutto ora, con questo Tuo Pontefice, debole e rassegnato. Ce l’ha inviato lo Spirito Santo, dopo alcuni predecessori “giganti della fede e dell’azione”!

Perché è arrivato Francesco? Perché c’è l’ISIS? Forse per una purificazione europea, per cambiare radicalmente la storia di un’Europa bolsa, attaccata all’euro ma incapace di idee, onestà, etica.

“KOUMBAYA”

Stefano Biasioli
Ex Chierichetto dai 6 ai 17 anni
Ex Fiamma bianca, Fiamma rossa, GIAC
Medico in pensione


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