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Ncd-Area Popolare, che succede in periferia?

Il patto rinsaldato tra Angelino Alfano e Maurizio Lupi nella splendida cornice del golfo di Sorrento, lo scorso fine settimana, non argina le frizioni interne al Nuovo Centrodestra. Intervenendo ieri alla Summer School della Fondazione Costruiamo il Futuro guidata dal capogruppo di Area Popolare, il ministro dell’Interno e leader di Ncd ha negato qualsiasi ipotesi di confluire all’interno del Pd rilanciando invece l’attività di Governo: dopo la riforma costituzionale, ha detto, la priorità sulla quale incalzare Renzi sarà il Family Act.

LA DEFEZIONE DEL SENATORE ESPOSITO

Ma proprio dalla regione che ha ospitato la convention di Lupi arrivano nuove grane. Il senatore Giuseppe Esposito, vicepresidente del Copasir, ha infatti comunicato nel tardo pomeriggio di ieri le sue dimissioni da coordinatore provinciale di Ncd a Salerno, attaccando indirettamente il leader regionale Gioacchino Alfano per il doppio incarico ricoperto (è pure sottosegretario alla Difesa): “Quando questo partito fu fondato scegliemmo insieme dei principi e delle regole poi troppe volte disattese: ad esempio quello del divieto assoluto di ricoprire doppi incarichi, un’eccezione divenuta regola proprio in Campania dove il coordinatore regionale è anche sottosegretario di governo e deputato“, ha scritto Esposito. Il senatore lamenta comunque il protrarsi di un “gioco delle tre carte” che non fa chiarezza sulla strategia politica da seguire. Meglio quindi rimettere l’incarico “anche perché – ragiona – non saprei più in che modo coordinare o dare indirizzi sui territori se già alla testa del partito sussistono questi repentini e continui mutamenti di indirizzo”. Nel mirino del senatore considerato vicino a Renato Schifani ci sono le dichiarazioni – contrastanti, secondo Esposito – fra Alfano e il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sulla prospettiva d Area Popolare: “Angelino Alfano ha dichiarato che Ncd non confluirà nel Pd, pochi giorni fa il ministro Lorenzin, ospite a Porta a Porta, ha auspicato l’esatto contrario”.

Sullo sfondo ci sono le elezioni amministrative del 2016 in importanti Comuni come Napoli e Salerno. Gioacchino Alfano ha più volte indicato la rotta di un accordo con i dem in chiave anti De Magistris; poi tutto si è arenato, date anche le polemiche scaturite, tanto che ieri lo stesso coordinatore regionale da Sorrento ha vagheggiato l’eventualità di corse autonome alle comunali.

CON CROCETTA IN SICILIA? SCHIFANI NON CI STA

In attesa di conoscere il rimpasto in giunta del governatore siciliano Rosario Crocetta e l’eventuale coinvolgimento dell’Ncd (si parla dell’indicazione di un tecnico d’area come assessore), ci pensa un palermitano doc come Renato Schifani a mettere i puntini sulle i: “In Sicilia io francamente non vedo le motivazioni che dovrebbero portarci ad un accordo con il Pd”, ha detto ieri l’ex presidente di Palazzo Madama in un’intervista al Mattino, aggiungendo che Crocetta “sta governando malissimo”. “Mi fido delle rassicurazioni di Alfano – ha specificato – che ha parlato di semplici consultazioni finalizzate al voto di singoli provvedimenti strutturali. E’ una cosa diversa”.

FIBRILLAZIONI E ADDII LUNGO LA VIA EMILIA

Un altro test elettorale importante sono le amministrative della primavera 2016 a Bologna, dove Ncd può contare su Valentina Castaldini, battagliera consigliera comunale (e coordinatrice regionale) vicina a Lupi, nonché portavoce nazionale del partito. Lo stesso ex ministro delle Infrastrutture una settimana fa a margine di un convegno di Cna Produzione ha escluso qualsiasi ipotesi di accordo col Pd sotto le Due Torri, parlando di Ncd com di un partito alternativo al sindaco dem Virginio Merola.
Qualche problema in più si registra a Rimini, altro capoluogo al voto nei prossimi mesi. Lì a comandare in casa Ncd è l’ex socialista Sergio Pizzolante, pure lui coordinatore regionale con la Castaldini, convinto della necessità di instaurare una collaborazione più strutturata a Roma con Renzi, abbandonando quindi la prospettiva di un’alleanza di centrodestra. In disaccordo con questa linea, negli ultimi tempi hanno lasciato Ncd due consiglieri comunali riminesi: l’ex An Gennaro Mauro e l’ex Fi Nicola Marcello.

A MILANO SI PUNTA SUL CENTRODESTRA

Nessun dubbio infine sulla rotta da seguire a Milano: Lupi l’ha chiarito due settimane fa nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Marino in cui ha parlato della necessità di ricostruire il centrodestra in città per lanciare la sfida al Pd. Parole che hanno ricevuto il plauso sia della coordinatrice regionale di Fi, Mariastella Gelmini, che di Ignazio La Russa di Fdi. Il capogruppo di Ap ha poi escluso l’ipotesi di una sua candidatura proprio per favorire l’unità della coalizione, dato che difficilmente la Lega Nord potrebbe sostenere un esponente di Ncd.


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