La FEDER S.P.eV., Federazione Pensionati Sanitari medici farmacisti e veterinari con oltre 20 mila iscritti, ritiene gravi le affermazioni fatte durante la puntata del Programma “Porta a Porta” andata in onda lunedì 28 settembre 2015. Si è trattata – dicono i vertici della federazione – di una mistificazione della realtà che ha spacciato per sprechi, normali protocolli sanitari, dall’erogazione di 208 prestazioni ritenute “inappropriate” per ottenere un risparmio presunto di 300 milioni di euro (su 110 miliardi di spesa sanitaria). I medici sono stati dunque accusati nel corso della trasmissione di essere gli unici responsabili di questa catastrofe, critica la Federspev.
IL COMUNICATO
“Il Ministro Beatrice Lorenzin e la Presidente del Consiglio Superiore di Sanità si sono distinte con affermazioni riguardo prestazioni inutili sulla base di linee guida teoriche e non universalmente accettate che non tengono conto del dovere del medico di agire secondo scienza e coscienza”, si legge in un comunicato della federazione.
LE PAROLE DI POERIO
“Medici che farebbero costruire ospedali inutili e acquistare apparecchiature non necessarie? Ma la realtà quotidiana ci dice che nel pubblico le tangenti vanno in tasca ai politici ed ai manutengoli della politica”, dichiara il presidente nazionale, Michele Poerio, “non possiamo accettare queste dichiarazioni”.
LE CRITICHE ALL’ANIA
“Dal presidente dell’ANIA – continua Poerio – apprendiamo che il costo medio di una polizza sarebbe di 800-1000 euro all’anno , tranne qualche eccezione (ginecologi, ortopedici, chirurgi plastici). Non è vero. Lo sfidiamo a produrre le tabelle”. “Ma non si tratta solo di costi. Chi riceve un avviso di garanzia vede sconvolta la sua vita personale e professionale. Per anni. Per finire poi assolto nel 90% dei casi, dopo aver speso un mucchio di quattrini”, dicono alla federazione Federspev.
LE PROPOSTE DI FEDERSPEV
Conclude Poerio: “La sanità deve essere garantita in modo uniforme in tutta Italia e dovrebbe premiare tutti i cittadini (modifica del titolo quinto della Costituzione). Serve una nuova riforma sanitaria, servono nuovi standard ospedalieri, ed è indispensabile varare una legge nuova e moderna sulla responsabilità professionale del medico. Siamo proprio sicuri che per risparmiare sulla sanità non si possa agire in modo diverso?”.