Il governo sembra intenzionato a ripristinare per il 2016 la detassazione del premio di produttività e questo è assolutamente positivo.
Ma da quanto sappiamo, resterebbe un tetto che, per quanto alzato a 40mila euro lordi annui, escluderebbe dalla detassazione le retribuzioni dei quadri aziendali e dei dirigenti, cioè figure professionali certamente decisive ai fini dell’innovazione, competitività e produttività aziendale. Sono figure per le quali la retribuzione variabile legata ai risultati aziendali ha un peso sempre più significativo.
Invitiamo quindi il governo ad alzare quanto più possibile tale tetto e a dare un segnale di attenzione a quelle componenti del mondo del lavoro quanto mai determinanti per il successo aziendale, come tutte le migliori ricerche dimostrano.
In sostanza ci aspettiamo la conferma di una politica riformatrice capace di trovare risorse nelle pieghe della spesa pubblica improduttiva per destinarle a politiche di sostegno alla produttività alla partecipazione, al welfare contrattuale.