Occupabilità, flessibilità ed esigibilità. E ancora: semplificazione strutturale del contratto, adeguamento normativo, maggiore livello di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro e di tutela dell’ambiente. Sono questi i punti di forza del Contratto collettivo nazionale di lavoro per gli anni 2016-2018, rinnovato dopo una lunga trattativa da Federchimica, Farmindustria e tutte le organizzazioni sindacali di settore chimico-farmaceutico (Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, Ugl Chimici, Failc-Confail, Fialc-Cisal).
A CHI SI RIVOLGE
L’accordo riguarda oltre 170.000 lavoratori e circa 3.000 imprese. Ad essere coinvolti sono gli addetti all’industria chimica, chimico-farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e GPL.
COSA PREVEDE L’ACCORDO
“Il nuovo contratto – scrivono in una nota Federchimica e Farmindustria – riconosce 75 euro nel triennio che scontano un significativo recupero del “delta inflattivo” del contratto precedente, anche attraverso la scelta di nessun onere economico per le imprese nel corso del 2016 e l’abolizione del premio presenza annuo (circa 220 euro medie)”.
LE RAGIONI DI FEDERCHIMICA E FARMINDUSTRIA
A muovere le parti sarebbero state alcune scelte finalizzate a migliorare produttività, occupabilità, flessibilità ed esigibilità quali “la valorizzazione della contrattazione aziendale, la semplificazione del testo contrattuale, la promozione di un metodo partecipativo di confronto e la formazione”, si legge nella nota delle organizzazioni imprenditoriali che hanno dichiarato di essersi impegnate con questo rinnovo “a rendere il CCNL sempre più uno strumento moderno e flessibile e anche idoneo a incentivare una contrattazione di secondo livello che colga le esigenze e le specificità aziendali”.
LE NOVITÀ
Una novità contrattuale rispetto al passato è anche la verifica ex-post degli scostamenti tra inflazione programmata e reale. È stata inoltre abolita un’indennità contrattuale aggiuntiva corrispondente alla retribuzione di una giornata lavorativa, per finanziare iniziative di welfare contrattuale (previdenza complementare Fonchim).
Nuova nel panorama contrattuale è anche la previsione di un modulo formativo obbligatorio per gli attori sociali aziendali, in particolare per le rappresentanze sindacali (RSU).
SEMPLIFICAZIONE E SICUREZZA
“Le Parti hanno evidenziato la necessità di assicurare l’esigibilità a tutti i livelli della contrattazione attraverso interventi per migliorare e facilitare la conoscenza delle norme contenute nel CCNL”, scrivono Federchimica e Farmindustria.
Ecco come: “Hanno pertanto condiviso di procedere a una semplificazione strutturale del CCNL per agevolarne conoscenza e quindi esigibilità e un adeguamento normativo per ampliare e valorizzare una contrattazione aziendale virtuosa effettivamente correlata alla produttività e alla redditività dell’impresa”, si legge nella nota che sottolinea che “con questo Accordo migliora, infine, il livello di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro e di tutela dell’ambiente”.