Skip to main content

Da Renzi, da Renzi, tutti da Renzi

Prima o poi doveva accadere: la fine di NCD è un dato irreversibile ed ineluttabile. Non c’è speranza, la fecondazione in vitro non è andata a buon fine, già i primi sintomi erano evidenti. Una fecondazione assistita, male assistita. Le ultime vicende che hanno riguardato il senatore Gaetano Quagliariello dicono che questo simil-partito sta in piedi solo per bramosia di potere, non avendo avuto mai orizzonte politico e culturale. L’abbandono di Quagliariello è l’insieme di insoddisfazioni, delusioni, impotenze, che Alfano non ha mai voluto vedere, tanto da non mostrare grande dispiacere per la partenza del costituzionalista che coordinava NCD, anzi. Gli altri colleghi di partito manco si sono sbracciati più di tanto per trattenerlo. Meno siamo meglio stiamo! Quagliariello comunque è riuscito a far saltare il coperchio, non ci voleva molto, tanto che il malcontento dei restanti è venuto fuori in modo rumoroso sia pure confuso, al punto che non c’è una visione comune di come uscirne. Non sanno che fare, dove andare, perché cambiare. Fino a ieri le quote di potere più o meno assegnate col bilancino del farmacista andavano bene a tutti, ma ora l’equilibrio è saltato. Nessuno è più in grado di garantire niente. Si sa soltanto che in tanti vogliono andare a ingrossare le file renziane, un partito il PD non partito, non a caso è fatto di tutto: favorevoli, contrari, non favorevoli, non contrari, astenuti, non astenuti. Cicchitto, con le esperienze accumulate durante i decenni si è lanciato per primo verso la terra promessa del renzismo, annunciando che è necessario chiudere NCD e formare subito un partito di centro alleato di Renzi. Un modo come un altro per dire: noi alleati piccoli che non contiamo niente, mettiamoci insieme e facciamo un partito, diciamo che è di centro, e ci alleiamo con quello di Renzi che è di sinistra, al momento di spartire poltrone, seggi, e potere il giovin di Firenze deve contrattare pure con noi i posti, altrimenti va giù. Cicchitto è uno scafato parlamentare di origini socialiste, passa con Berlusconi, va poi con Alfano in NCD e oggi, quasi senza partito, auspica di formarne uno di centro, pur di non uscire dal giro. Il dinamismo e l’elasticità di certi personaggi sono davvero straordinari, da non credere. Fabrizio Cicchitto che aspira alla costruzione di un partito di centro è una novità impensabile, considerando chi è stato il primo e famoso esponente politico che ha fatto nascere un importante partito di centro in Italia: Luigi Sturzo, il prete siciliano, fondatore nel 1919 del Partito Popolare Italiano, di ispirazione cristiana. Di questo però ne parleremo, senza isterismi e integralismi, la prossima volta.


×

Iscriviti alla newsletter