Great Place To Work ha pubblicato la classifica delle migliori multinazionali per cui lavorare nel mondo. La graduatoria è stata stilata sulla base dell’analisi di organizzazioni globali, operanti in diversi paesi e comparse, nell’ultimo, anno nelle classifiche di paese dei migliori ambienti di lavoro. Tra le aziende della graduatori mondiale, SAS, W.L. Gore, EMC, Microsoft, Monsanto, Cisco, Mars & Royal Canine fanno parte anche della classifica italiana.
La bontà dei rapporti tra colleghi, il senso di lavorare in una famiglia, e di poter anche divertirsi lavorando rappresentano una delle caratteristiche più apprezzate nell’indagine di quest’anno. Un clima positivo tra colleghi è il frutto di culture aziendali particolarmente attente al benessere psicologico dei loro collaboratori. La percezione di un ambiente bilanciato è il frutto di una leadership in cui si coniugano insieme cura ed equità di trattamento.
La creazione in azienda di forti rapporti tra colleghi ha un significato particolare nelle società attuali, in cui si assiste a un’atomizzazione dei rapporti sociali tradizionali. Adam Grant, professore di management presso l’Università della Pennsylvania, autore del libro “Dare e avere: perché aiutare gli altri promuove il nostro successo”, afferma, in un suo recente articolo sul New York Times, che i gruppi di amici hanno performance superiori a quelli di semplici conoscenti, per quanto riguarda la presa di decisione e il livello di impegno nei compiti. “Quando gli amici lavorano insieme – afferma Grant – dimostrano più fiducia e impegno reciproco. Questo significa che condividono maggiori informazioni, si aiutano maggiormente, si scambiano critiche costruttive e per questo motivo effettuano scelte migliori e producono maggiori risultati”. Se questo è vero un clima di amicizia nell’organizzazione ha effetti positivi sulla prestazione aziendale, come dimostrano le migliori aziende multinazionali.
I collaboratori di tali aziende apprezzano in modo particolare la competenza dei loro leader, che si concretizza in un chiaro senso della direzione aziendale, in un’organizzazione efficace delle attività e nell’autonomia data alle persone. Aspetto, quest’ultimo, per inciso, che risulta dalle ricerche essere uno dei principali fattori di motivazione nel lavoro.
Alla luce dei risultati delle migliori organizzazioni a livello mondiale, come si posizionano le culture delle aziende italiane? Nell’analisi da noi condotta, vi sono alcuni temi critici che ostacolano l’instaurarsi di un clima di rapporti positivo tra colleghi: le persone lamentano un limitato benessere psicologico ed emotivo, collegato a un scarso riconoscimento del merito e alla presenza di comportamenti non trasparenti, attraverso i quali si cerca di ottenere benefici personali al di là degli effettivi meriti.
Dall’esame delle migliori multinazionali emergono alcune indicazioni per i leader che intendono fare delle persone la chiave del successo aziendale. Coltivare la comunità. La ricerca suggerisce che si dovrebbe cercare di alimentare un ambiente divertente, inclusivo, accogliente, collaborativo e famigliare. Non si dovrebbe perdere di vista il gruppo, focalizzandosi troppo sull’individuo: le organizzazioni che son attente solo a premiare il singolo, soprattutto quelle che creano un terreno di contesa tra le persone, potrebbero alla fine fallire nel trarre il meglio dai collaboratori. Infine stabilire una strategia chiara e organizzare il gruppo in modo intelligente: i collaboratori desiderano vedere che i loro leader hanno una visione e un piano per realizzarla.