Commesse, cessioni e un completo restyling aziendale. Sono alcune delle novità che riguardano il principale gruppo industriale italiano, Finmeccanica, realizzate o annunciate negli ultimi giorni dal vertice del gruppo attivo nell’aerospazio e nella difesa.
IL NUOVO NOME
Arrivato come amministratore delegato nel 2014, Mauro Moretti ha subito annunciato una ristrutturazione che vedrà Piazza Monte Grappa concentrarsi sul suo core business nei settori di difesa e sicurezza. L’azienda, spiega MilanoFinanza, sta cambiando e dunque per l’ad sarà necessario cambiarne anche il nome. “Dal primo gennaio saremo una one company e non più una holding finanziaria, quindi non avremo più il prefisso Fin e il resto, ovvero meccanica, è già obsoleto e per questo dobbiamo adeguarci”, ha detto Moretti a margine della 2015 Italy Corporate Event organizzata dall’agenzia S&P. Una scelta che piace alle borse, che continuano a premiare il titolo, anche in virtù delle mosse del ceo.
LA NUOVA STRATEGIA
“Avremo un’impresa – ha aggiunto – con due terzi di gente che pensa e un terzo che fa manifattura. Dobbiamo concentrare le risorse su pochi business selezionati per essere core e mettere lì ogni centesimo, dai droni di ogni ordine e grado, sia elicotteri che aerei, ai sistemi di controllo e la sensoristica per sviluppare l’Internet delle cose”.
LA CESSIONE DI FATA
Tra quest’ultime, scrive il quotidiano del gruppo Class, ci sono la possibile “vendita della quota del 25% di Finmeccanica in Mbda (quota valutata tra 0,8 e un miliardo di euro), quella già avviata di Ansaldo Breda ed Sts ai giapponesi di Hitachi e di Fata a Danieli & C, per una cifra che gli analisti valutano vicina ai 25 milioni di euro”.
I RADAR PER LA POLONIA
Altre notizie giungono invece dal lato industriale. Ieri tramite Selex Es – si legge in una nota del gruppo – Finmeccanica ha consegnato all’aviazione militare polacca tre sistemi radar per la difesa area. In tutto sono 59 quelli consegnati a 13 Paesi della Nato. Lo stesso modello di radar è in dotazione anche a Repubblica Ceca, Turchia, Grecia e Ungheria. Mentre ulteriori progetti sono in corso anche in questi Stati per raggiungere la piena integrazione nel sistema di difesa aerea e missilistica dell’Alleanza Atlantica.
LE ALTRE NOVITÀ DI SELEX ES
Attraverso Selex Es, il colosso italiano guidato da Moretti si è aggiudicato un contratto del valore di 19 milioni di euro. Il programma, denominato Nato Computer Incident Response Full Operational Capability, garantisce la sicurezza delle informazioni dalle minacce di attacchi cyber in 52 siti Nato dislocati in 29 Paesi. E, come ha spiegato una nota del gruppo presieduto da Gianni De Gennaro, in base al nuovo accordo, il servizio verrà esteso nei prossimi due anni a una serie di altri siti e sedi dell’Alleanza. Operativo da maggio 2014, il programma rafforzerà la posizione dell’azienda in un mercato in fortissima crescita e rappresenta la più grande iniziativa di cyber security mai realizzata al di fuori degli Stati Uniti.
E commesse come queste sembrerebbero destinate ad aumentare, perché la cyber security, aveva rimarcato lo stesso Moretti durante un convegno alla Camera organizzato dalla rivista Airpress lo scorso 30 settembre, è un settore “prioritario” per Finmeccanica, tanto che costituirà l’oggetto “di una delle sette divisioni in cui sarà articolato il gruppo nella sua nuova struttura”.
LE COMMESSE DI AGUSTAWESTLAND
Sempre ieri, prosegue MF, “la controllata AgustaWestland ha annunciato nuovi contratti per 140 milioni di euro per la fornitura di 11 elicotteri (10 AW139 e un AW169), ordinati da clienti europei e asiatici, tra cui l’esercito tailandese e la società Heliservices International GmbH). Le consegne sono previste tra la fine di quest’anno e la fine del 2016”.
LA MAXI COMMESSA EUROFIGHTER
A ciò va aggiunta la scelta del Kuwait, dall’11 settembre nuovo membro della comunità Eurofighter. Il Paese del Golfo ha firmato un memorandum d’intesa per la fornitura di circa 28 caccia, che hanno come protagonista Alenia Aermacchi, la società capofila delle attività nell’aeronautica. Il contratto vero e proprio sarà siglato nelle prossime settimane. Nel comunicato del consorzio non sono stati riportati dettagli economici dell’operazione, ma il valore della commessa, secondo fonti vicine al dossier, è intorno agli 8 miliardi e la quota Finmeccanica è di circa il 50%, considerando il 36% di partecipazione nel consorzio alla quale andrà sommata la parte del contratto relativa alla componente logistica. La durata del contratto è di 20 anni.