Ciao Marino, ride bene chi ride per ultimo.
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Il Governo si interroga: canoni o cannoni?
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Siamo venuti in possesso del verbale della registrazione di un colloquio riservato, svoltosi, alla fine dell’estate, tra Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri e Denis Verdini.
Confalonieri: ‘’Silvio non va mica così. Capisco che tu non possa rifare quel Nazareno lì, ma smetti di dire che il Renzi e la Boschi mettono in pericolo la democrazia e che tu ti opporrai alle loro riforme… Ma a te che ti frega (anacoluto voluto, ndr) del Senato?’’.
Berlusconi: ‘’Perche mi dici questo?’’
Confalonieri: ‘’Silvio fa minga il pirla…. C’hai ottant’anni, devi pensare un po’ a te stesso, alla famiglia e all’azienda. Hai addosso più processi che un cane le pulci. Quelli là, se non fai il buono, ci impiegano due secondi a rimandarti a Cesano Boscone. E, mentre porti il Dudù a fare pipì all’Idroscalo, sono capaci di sfilarti l’azienda da sotto le chiappe, con un decreto! Mica ci prendono più a cantare ‘’Pigalle’’ in crociera. Non ci pensi ai tuoi figli? Come facciamo a comprare Rcs Libri? Te lo immagini che casino verrà fuori se tu non metti la sordina?”.
Berlusconi: ‘’Non posso fare un altro dietrofront. Quando decisi, all’ultimo momento, di votare la fiducia al governo Letta hanno riso di me fino in Patagonia. Il Bondi è ancora incazzato, lui che aveva appena finito di dire peste e corna del governo….”.
Confalonieri: ‘’Convinciti Silvio, non puoi alla tua età correre dietro al Salvini. Va bene che è milanista….Ma vuoi indossare anche tu la felpa? E cosa ci fai scrivere sopra: W la f..a? Ascolta il Denis che è venuto per sottoporti una sua idea….”.
Verdini: “Ecco Silvio: se tu mi autorizzi io raccolgo al Senato una decina di sbandati e formo un gruppo con il compito di parare il sedere al Renzi…”.
Berlusconi: “Denis, non posso autorizzare apertamente questa operazione, anzi mi toccherebbe di criticarla e di polemizzare con te….”.
Verdini: “Lo capisco e l’ho messo in conto. Ma va bene. rende credibile la mossa. Altrimenti chi se la beve…”.
Berlusconi: “Davvero faresti questo per me? E come potrò riconoscertelo un giorno?”.
Verdini: “A me basta la tua parola. Vedi, Silvio, io non ero nessuno prima di incontrarti. Tu hai fatto di me un uomo di potere. E io te ne sarò sempre grato. Poi, chissà ?, magari divento anch’io un leader… Ormai basta poco”.
Confalonieri: “Bene, procedi. L’azienda ancora una volta è salva”.
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Ovviamente, la registrazione non esiste e la storia è soltanto un modesto esercizio di fantapolitica.
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Ma siamo proprio sicuri che si tratti unicamente di uno scherzo?