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Israele e Hamas, i due pesi e le due misure (errate) dei media

antisemitismo radici

Netanyau, leader di Israele: “Israele è uno stato di diritto. Perseguiremo terroristi e violenti di ogni colore”. Civiltà! Haniyeau, leader di Hamas e di Gaza: “Faccio appello all’Intifada” e manda ragazzi e bambini all’assalto dei confini israeliani. Barbarie.

Uccisi da terroristi palestinesi cittadini israeliani. Silenzio.

Uccisi palestinesi negli assalti promossi da Hamas ai soldati. Si sono subito svegliati prefiche, odiatori di Israele e pacifisti a senso unico. Ipocrisia.

Ormai è sempre la stessa tecnica consolidata: Hamas provoca Israele con atti di terrorismo e provoca la sua reazione di difesa. Il mondo è indifferente alle vittime israeliane di tali atti e reagisce col silenzio.

La reazione di difesa di Israele fa, inevitabilmente, delle vittime palestinesi. Solo allora il mondo (giornali, Tv, sinistra, intellettuali ecc) si sveglia. Si dimentica delle provocazioni e dei morti israeliani.

E comincia a stracciarsi le vesti contro Israele. E Hamas ottiene il clima ideale per scatenare la violenza e l’Intifada.



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