Spett.le Redazione,
abbiamo letto con grande sorpresa l’articolo di Anna Mazzone del 6 ottobre 2015 “Vi racconto come sono entrata nella black list dell’Azerbaijan“, e vorremmo chiarire quanto segue, chiedendo la pubblicazione di queste righe.
L’autrice dell’articolo da molto tempo collabora con l’Armenia. Paese che tiene sotto occupazione militare il 20% del territorio dell’ Azerbaigian avendo causato, milione di rifugiati azerbaigiani, e scrive, sotto indicazioni dell’Ambasciata Armena in Italia, accuse false ed infamanti contro l’Azerbaigian. Proprio per questo non riteniamo necessario rispondere a quella che sembra una mera propaganda, entrando nel merito.
Per quanto concerne I’inserimento della Sig.ra Mazzone e del Sig. Zoppellaro nella lista di persone non grate all’Azerbaigian, come è noto, tra Italia ed Azerbaigian esiste un sistema di visti obbligatorio per attraversare Ie reciproche frontiere statali. Solo i possessori di passaporti diplomatici e quelli di servizio non hanno bisogno del visto secondo I’accordo bilaterale tra i nostri paesi e ciò vale anche per i cittadini azerbaigiani che visitano I’ltalia. Tra UE e Azerbaigian è inoltre in vigore un sistema di semplificazione dei visti, e il costo per I’ottenimento è pari ad Euro 35 ,00. Nonostante ciò, secondo Ie informazioni di codesta Ambasciata, e come confermato dal suo articolo, Lei non ha fatto richiesta di visto. L’ingresso nel territorio dell’Azerbaigian senza visto costituisce una grave violazione della legislazione della Repubblica dell’ Azerbaigian, in particolare sulle leggi delle Frontiere Nazionali e quelle del Sistema dei visti, che comportano responsabiIità penale (http://www.azembass).it/.?page_id=2802 ).
La sig.ra Mazzone compare nella lista di persone non grate non per la sua attività professionale. ma perché illegalmente introdotta nel territorio dell’Azerbaigian, come testimoniato dai suoi scritti.
Lo stesso servizio Viaggiare Sicuri, fornito dal Ministero Affari Esteri italiano, afferma che “I’eventuale ingresso nel Nagorno-Karabakh” Regione dell’Azerbaigian, “costituisce una grave violazione della pertinente normativa azera, che comporta severe sanzioni di natura amministrativa e penale, nonché I’automatica attribuzione della qualifica di persona non grata in Azerbaijan” secondo pratica internazionale “con annesso divieto di ingresso nel Paese per 5 anni”, come previsto in tutto lo spazio Schengen. Ciò vale per chiunque, come mostra la lista delle persone coinvolte Persone non grate.
Spiace che la Sig.ra Mazzone non voglia riconoscere la violazione della normativa dell’Azerbaigian da parte Sua e da parte di chi illegalmente si sia introdotto nei territori azerbaigiani sotto occupazione militare armena, e ancora non presenti scuse per I’accaduto, ma anzi infondate accuse.
Cordialmente,
il console dell’ambasciata della Repubblica dell’Azerbaijan in Italia,
Bakhtyiar S. Mammadov
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