Personalmente sono assolutamente favorevole all’adozione rapida di una legge sulle unioni civili. Siamo l’unico paese d’Europa che non regola i rapporti civili e patrimoniali tra coppie sia eterosessuali che compiono una scelta diversa dal matrimonio e omosessuali. Eppure queste coppie ci sono, esistono e sono una realtà diffusa in Italia.
Sono tuttavia perplesso ad equiparare questo strumento al matrimonio soprattutto per ciò che riguarda l’adozione da parte di coppie omo, perché si equiparerebbero queste coppie al principio generativo che è dato dalla differenza uomo-donna. Un dato di fatto, anzi direi di natura.
Si affronti quindi il tema in Parlamento, senza tabù o guerre di religione. La religione ciascuno la tenga come riferimento per la coerenza delle proprie scelte personali. Chi è credente e appartiene, come me, alla chiesa Cattolica, sulla questione rapporto uomo-donna, matrimonio, interruzione di gravidanza, fecondazione assistita, ecc, dovrebbe assumere dei comportamenti personali conseguenti al proprio Credo e alla propria Religione, nella consapevolezza che l’Italia è uno Stato laico, in cui risiedono persone che hanno orientamenti differenti.
Spesso invece è accaduto che proprio chi è stato incoerente sui comportamenti personali, abbia preteso per fini elettorali che determinati valori fossero riferimento di legge.