Ha scritto Altiero Spinelli nel Manifesto di Ventotene che “l’uomo non deve essere un mero strumento altrui, ma un autonomo centro di vita”, rivolgendo un invito a che l’antropos non resti relegato in seconda fila ma giochi un ruolo primario, soprattutto nella partita per la costruzione della nuova Europa. Spunti e analisi europeiste saranno al centro sabato 3 ottobre, all’Hotel dei Congressi di Roma Eur, di un seminario con l’ex ministro Enzo Moavero Milanesi e il professor Filippo Andreatta, per superare “questa visione che vede ogni giorno contrapposti gli interessi dei singoli paesi con quelli dell’Europa stessa”.
Un Continente che, pur vecchio e stanco, così come lo ha epitetato qualche giorno fa Papa Francesco, deve ritrovare un filo logico comune alla voce finanza, alleanze, strategie. Perché non c’è solo l’Europa delle regole e delle politiche finanziarie, osservano gli organizzatori che vogliono ragionare di Europa recuperandone l’anima e i valori di fondo, “a partire dai fermenti di quel cattolicesimo democratico al quale noi ci ispiriamo e che può assicurare un contributo importante al futuro di un Continente” dice il presidente del gruppo parlamentare ‘Per l’Italia-Centro Democratico’ alla Camera, Lorenzo Dellai.