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Monica Cirinnà, Erri De Luca e gli esodati

Nella mia rubrica di ieri 20 ottobre era riportato tra virgolette il seguente brano: ‘’Questo disegno di legge, che raccoglie, elabora e integra precedenti proposte, è stato redatto dall’avvocato Ezio Menzione’’. La citazione era da me attribuita alla relazione illustrativa del ddl Cirinnà sulle unioni civili. Nel riferimento c’erano almeno due errori. Il primo: in un testo unificato non è prevista la relazione illustrativa che è contenuta invece nei disegni di legge singoli, al momento della loro presentazione. Il secondo: la frase non è, quindi, nella (inesistente) relazione del ddl presentato dalla senatrice, ma in uno di quelli iniziali (presentato alla Presidenza il 15 marzo 2013 a prima firma dei senatori Manconi e Corsini). Sono, quindi, tenuto a rettificare. Tuttavia, mi auguro che possa essere riconosciuto un dato inconfutabile. A leggere con cura i due testi (quello di Manconi e Corsini e quello unificato) si trova che significativi articoli del primo sono stati riportati nel secondo.Pertanto, non sembra si possa mettere in dubbio il contributo al disegno di legge unificato fornito, indirettamente, dall’avv. Ezio Menzione, se, come è scritto, ha redatto proprio lui quello di Manconi e Corsini.

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Poiché lo scrittore Erri De Luca ha voluto dire la sua sul significato della parola ‘”sabotare’’, sono andato a consultare il vocabolario Treccani. E ho trovato le seguenti definizioni. Sabotare: Intralciare la realizzazione di qualche cosa o fare in modo che un disegno, un progetto altrui non abbia successo. Sabotaggio: Azione di chi per motivi o per comportamenti sovversivi, ostacola in vario modo il funzionamento dei servizi pubblici anche danneggiandone gli impianti o comunque compie atti di devastazione. Che altro dire? Il fatto non sussiste.

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Erri ritorna che la valle è tutta in fiore e noi, No Tav, stiamo andando a sabotare…

 

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La potente lobby degli esodati dovrebbe ottenere la settima salvaguardia, grazie ai risparmi, rispetto alle previsioni, che vi sono stati in quelle precedenti. Pare che i nuovi salvaguardati saranno circa 24 mila. I vari comitati ne rivendicano il doppio: non a caso si tratta del numero corrispondente a quello delle domande respinte dall’INPS per insussistenza dei requisiti previsti dalle leggi.

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