Venezia, Palazzo Cini. La Galleria fino al 15 novembre
Stagione autunnale ricca di novità nel veneziano Palazzo Cini a San Vio. Gli spazi del secondo piano, grazie al restauro targato Assicurazioni Generali, permettono di dedicare un tributo all’umanista veneziano Daniele Barbaro (1514-1570), mecenate raffinatissimo, animatore del dibattito intellettuale nei circoli culturali della Serenissima e committente di alcuni dei più importanti artisti del secolo, come Palladio e Veronese, di cui sono stati celebrati nel 2014 i cinquecento anni dalla nascita, su iniziativa della Regione Veneto.
La Galleria ospita per la prima volta due straordinari ritratti del celebre patrizio realizzati da Tiziano e Veronese, entrambi capolavori della ritrattistica rinascimentale. Quello di Tiziano, conservato al museo del Prado di Madrid, lo coglie di tre quarti con lo sguardo introspettivo dello studioso. Il ritratto di Veronese invece, proveniente dal Rijksmuseum di Amsterdam, raffigura Barbaro ammantato della veste ecclesiastica (nel 1550 divenne patriarca di Aquileia). E con l’intento di valorizzare e far conoscere al pubblico la ricchezza e il valore delle sue collezioni grafiche, l’Istituto di Storia dell’arte della Fondazione Cini propone inoltre, sempre negli spazi del secondo piano del palazzo, una selezione di disegni veneti del Settecento, conservati all’interno del suo Gabinetto dei disegni e delle stampe. Un percorso suggestivo tra fogli di pregio di Ludovico Dorigny, Giambattista e Giandomenico Tiepolo, Canaletto, Antonio Pellegrini, Giambattista Piazzetta, Giambattista Pittoni, Giuseppe Zais, Bernardino Bison, appartenenti per la maggior parte alle raccolte Fiocco e Fissore Pozzi, a cui si aggiunge un grande foglio acquerellato con la Veduta di San Giorgio Maggiore, attribuito a Francesco Guardi.