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I consigli di Costalli (Mcl) al governo Renzi

“Quella che abbiamo di fronte, al di là dei proclami trionfalistici del Governo, è soltanto una ripresina”: parola di Carlo Costalli, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), che ha aperto questo pomeriggio i lavori del Consiglio Nazionale del MCL, iniziato a Roma con un minuto di silenzio in memoria delle vittime del terrorismo ovunque nel mondo.

RIPRESA O RIPRESINA?

Per Costalli la conferma che solo di “ripresina” si tratta viene “anche dai dati Istat, diffusi in questi giorni, sul reddito e sulle condizioni di vita degli italiani nel 2014: dati che confermanouna povertà che non accenna a calare, mentre un italiano su quattro è a rischio di cadere nelle fasce della cosiddetta ‘deprivazione grave’, soprattutto al Sud, nelle famiglie numerose e per quanto riguarda i singoli disoccupati o sottoccupati”. “La novità è che non c’è niente di nuovo rispetto agli anni scorsi quando eravamo in recessione”, ha ironizzato il leader del MCL, secondo il quale ci sono sì degli“effettivi segnali di ripresa, ma sono ancora troppo deboli e discontinui, sebbene vengano diffusi con toni forse troppo trionfalistici”.

SCENARIO E PREOCCUPAZIONI

“Il problema vero – ha detto ancora Costalli rivolto alla platea degli oltre 150 Consiglieri nazionali del Movimento presenti in sala – e che ci preoccupa non poco, è che questa ripresa, quando finalmente ci sarà, finisca come sempre col riguardare ‘i soliti noti’, ossia solo aree e settori economici ben precisi, specie del Centro-Nord, e manchi invece di diffondersi su tutto il territorio nazionale. La sfida che abbiamo di fronte è quella di tradurre la futura ripresa in un aumento reale e sostanziale di posti di lavoro, soprattutto per i giovani”. “Per cercare di estendere a tutti, specie ai veri poveri, i benefici della ripresa economica (quando questa sarà abbastanza consistente e meno effimera di oggi), occorre che la politica rifletta già da subito sull’urgenza di decidere interventi contro la povertà, che invece vengono rinviati di anno in anno: lo scopo è quello di evitare una ‘guerra tra poveri’ sempre più schiacciati da quella che l’Istat chiama situazione di ‘deprivazione grave’”.

I GIUDIZI SULLE IDEE DEL GOVERNO

Infine una battuta sulle proposte che da tempo circolano nel Paese, come quella sul ‘reddito di cittadinanza’ (che va bene purché sia ‘mirato’ e, comunque, abbia limiti temporali definiti per evitare il rischio di demotivare tanti giovani nella ricerca di un lavoro) o sulle varie forme ‘di inclusione sociale’, strumenti che il Presidente del MCL considera positivamente, e “di certo necessari in una situazione difficile come quella attuale. Ma il maggior sforzo deve essere rivolto a creare veri e nuovi posti di lavoro, altrimenti non si risolve nulla”, ha ribadito.



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