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Incontri di Norcia: programma, temi e ospiti

L’immigrazione sarà il tema dell’undicesima edizione degli Incontri di Norcia, meeting organizzati dalla Fondazione Magna Carta, che quest’anno si svolgeranno il 7 e l’8 novembre.

I POLITICI

Gaetano Quagliariello, presidente della Fondazione, aprirà i lavori e insieme con lui interverranno altri politici tra i quali Andrea Augello (Ncd), Carlo Giovanardi (Ap), Maurizio Sacconi (Ncd), Alessandro Pagano (Ncd), Vincenzo Piso (Ncd), Eugenia Roccella (Ncd)Guglielmo Vaccaro (Misto). La discussione analizzerà, in particolare, le conseguenze per i paesi d’accoglienza rispetto a un fenomeno “che da emergenza si sta trasformando in permanente” e sono stati quindi invitati a partecipare anche politici esponenti delle amministrazioni local tra cu: Guido Castelli, sindaco di Ascoli Piceno, Giuseppe Lovascio, sindaco di Conversano, Claudio Ricci, consigliere Regione Umbria, e Flavio Tosi, sindaco di Verona.

GLI OSPITI

Parteciperanno, inoltre, studiosi, commentatori, rappresentanti dell’associazionismo e della società civile, tra i quali Mauro Marè, Professore di Scienza delle Finanze all’Università della Tuscia, Natale Forlani, Esperto del Mercato del Lavoro ed Immigrazione, Antonio Golini, Professore ordinario di Demografia presso l’Università “La Sapienza” di Roma, già Presidente Istat, Mons. Lorenzo Leuzzi, Vescovo titolare Cittanova, Sandro Magister, vaticanista, e Beniamino Quintieri, preside della Facoltà di Economia della università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

LE PAROLE DI QUAGLIARIELLO

“È difficile e scomodo affrontare di questi tempi il tema immigrazione con un approccio equilibrato e allo stesso tempo scevro dall’ideologia e dall’ipocrisia- ha detto Quagliariello – Assistiamo ad un dibattito che oscilla dalla posizione benpensante e politicamente corretta del “accogliamoli tutti” (ma lontani dalle nostre tiepide case!) alla posizione estrema che vorrebbe rimettere in discussione il diritto di asilo, che è un segno di civiltà che affonda le sue radici nell’antichità e riveste un’importanza simbolica per tutti coloro che hanno a cuore la libertà. Le migrazioni sono un tema la quale non possiamo sfuggire, perché le persone che arrivano – o come è meglio dire, che sono già arrivate nel corso degli ultimi 20 anni – stanno profondamente cambiando le nostre comunità, i nostri territori, le nostre scuole, le nostre città, le nostre famiglie”.

L’EUROPA DEI PARADOSSI

“Siamo arrivati – conclude il presidente della Fondazione Magna Carta – alla situazione paradossale in cui abbiamo un’Europa che cerca sempre più di voler cancellare, o perlomeno mettere in ombra, le radici cristiane, e c’è chi, proprio a causa di quelle radici, vorrebbe distruggerci. E questa amnesia dell’Europa sta producendo un altro paradosso, più difficile da cogliere ma non meno pernicioso. I principi politico-culturali del cristianesimo, piuttosto che come collante, rischiano di agire come acceleratori dei conflitti interni. Penso a come agiscono la sensibilità cattolica e quella protestante, sulla quale si sta aprendo un baratro tra l’Europa baltica e quella Mediterranea. Ma l’Europa unita o è la sintesi del viaggio di iniziazione di Tonio Kroeger che Thomas Mann ha reso immortale, o non ha nessuna possibilità di essere”.


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