Ma perché mai lo Stato dovrebbe risarcire gli azionisti e gli obbligazionisti dei quattro istituti di credito dissestati? Hanno fatto degli investimenti ad alto livello di rischio, firmando dei contratti e sottoscrivendo delle dichiarazioni con cui confermavano di esserne consapevoli; magari, per un certo periodo, hanno anche incassato gli interessi promessi. Dove sta scritto che lo Stato sia responsabile anche della dabbenaggine dei cittadini?
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Certo, la Banca d’Italia non ci fa una bella figura. Non sarebbe il caso di indagare per omessa vigilanza?
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Dopo il trionfo del Front National nelle elezioni regionali d’Oltralpe, gli esponenti del M5S hanno dichiarato che saranno loro, in Italia, a contrastare l’affermazione delle forze estremiste. Come dire: dalla padella alla brace.
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L’ex preside del Convitto Domenico Cotugno di L’Aquila, Livio Bearzi, è stato condannato in via definitiva per omicidio colposo “per aver omesso di valutare l’enorme pericolo incombente’’ durante il terremoto che ha sconvolto l’Abruzzo. In quella circostanza, non si premurò di chiudere il Convitto facendo uscire i ragazzi: tre studenti morirono e altri due subirono gravi lesioni. Commentando la condanna, Cristiano Gatti sul Corriere della Sera (del 7 dicembre), ricordando l’assoluzione dei responsabili della Commissione Grandi rischi, ha scritto: ‘’ gli esperti non potevano prevedere il terremoto, un preside paga sostanzialmente per non averlo previsto’’. In quel Convitto risiedeva anche la famiglia di Bearzi.
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Ha suscitato polemiche (e qualche battuta ironica) la performance dell’on. Mariastella Gelmini quando si era recata, nel bel mezzo della polemica, davanti alla scuola di Rozzano ad intonare, con la sua vocina garbata, un canto natalizio. In realtà, l’autorevole parlamentare non intendeva strumentalizzare il Natale. Per accorgersene era sufficiente prestare attenzione alle parole della nenia in cui si esibiva: “Tu scendi dalle stelle, o Berlusconi, e a noi di Forza Italia porti i tuoi doni….”.
