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Perché usare il bancomat è saggio e utile

Mentre sono in corso in commissione Bilancio della Camera le votazioni sugli emendamenti al ddl stabilità, politici e addetti ai lavori si confrontano su un emendamento, la cui approvazione è attesa in giornata, per favorire l’utilizzo di bancomat e carte di credito anche per il pagamento di piccoli importi. Ma non tutti sono d’accordo. Ecco cosa prevede l’emendamento, chi potrebbe trarne vantaggio e chi si oppone.

L’EMENDAMENTO

La proposta, che ha come primo firmatario l’onorevole Sergio Boccadutri, è contenuta in un emendamento alla legge di Stabilità presentato dal Pd che punta ad abolire la soglia dei 30 euro al di sotto della quale i commercianti possono rifiutare i pagamenti elettronici, taglia le commissioni per gli acquisti al di sotto dei 5 euro e prevede multe per gli esercenti che non consentono l’utilizzo dei pos. L’obbligo per professionisti ed imprese di accettare i pagamenti superiori ai 30 euro anche attraverso le varie forme di pagamento elettronico è scattato il 30 giugno.

PARLA BOCCADUTRI

Per Boccadutri è una questione di libertà. “Ognuno è libero di uscire con 3000 euro in tasca o con 5 euro”, ha commentato a Formiche.net rispondendo anche alle polemiche che ritengono l’emendamento non coerente rispetto alla scelta di innalzare il tetto per l’uso del contante a 3mila euro introdotta dal governo nella stessa Legge di Stabilità. “La forza di questo emendamento è che è complementare all’innalzamento del limite dell’utilizzo dei contanti a 3000 euro. C’è una mia mozione approvata dalla Camera a giugno che dice che si può valutare l’innalzamento a 3000 mila euro soltanto se si incentiva la moneta elettronica, in un’ottica di complementarietà”, ha commentato Boccadutri.

Nel frattempo, un altro emendamento, con primo firmatario Gianni Cuperlo della minoranza Pd e sottoscritto anche dall’ex capogruppo dem alla Camera Roberto Speranza e dall’ex segretario del partito Pier Luigi Bersani, ha proposto invece la cancellazione della norma che innalza il tetto per l’uso del contante a 3mila euro.

I VANTAGGI

“Sono convinto che i benefici dei pagamenti digitali nel prossimo futuro saranno molto apprezzati. L’emendamento avrà innanzitutto un effetto pratico: quello di consentire i pagamenti elettronici per tutti gli importi e rendere effettiva la libertà del pagatore. Non senza però sistemi sanzionatori per gli esercenti che dovessero rifiutarsi di accettare la norma, perché impedire l’esercizio di una libertà non è una libertà dell’esercente ma un sopruso”, ha spiegato Boccadutri.

A beneficiarne saranno anche categorie di persone meno pensabili, come gli anziani:  “Le persone anziane saranno quelle più incentivate e disposte ad utilizzare i pagamenti digitali”. La convenienza? “Prima di tutto perché non si espongono al rischio del furto dei contanti, per non parlare della possibile confusione generata dall’introduzione di nuove banconote, fino a possibili impedimenti legati alla vista”.

La Confesercenti aveva già denunciato le difficoltà di alcune categorie come benzinai, edicolanti, tabaccai e ambulanti nell’applicazione della norma entrata in vigore a giugno. “Gli esercenti hanno avuto una attenzione dal punto di vista regolamentare, dal 9 dicembre sono entrate in vigore nuove commissioni interbancarie regolate a livello europeo che produrranno un risparmio per gli esercenti superiore a 10 miliardi di euro che consentiranno loro di accettare meglio le tasse di pagamento. Non hanno più scuse”, ha risposto secco Boccadutri.

IL COMMENTO DI ZANETTI

Il sottosegretario all’Economia e segretario di Scelta Civica, Enrico Zanetti, su Radio 24 si è mostrato scettico nei confronti dell’emendamento Pd alla legge di Stabilità soprattutto in riferimento alle sanzioni per chi non accetta i pagamenti elettronici: “Il governo sceglie gli abbattimenti degli obblighi convinto che la moneta elettronica vada senza dubbio sostenuta – ha detto Zanetti – ma semmai con logiche di premialità piuttosto che di vincolo sulle scelte. Capite bene che anche questi emendamenti che pongono sanzioni per gli esercenti se non hanno il Pos non rientrano nella linea che stiamo portando avanti. Sono abbastanza convinto che un emendamento del genere, questa è la mia posizione, venga restituito al mittente”, ha commentato Zanetti.

COSA NE PENSA SALVINI

A dichiarare la sua apposizione è stato anche Matteo Salvini: “Il Pd vuole imporre, con un emendamento alla legge di stabilità, l’obbligo per commercianti e professionisti di essere pagati con bancomat e carta di credito, per qualsiasi tipo di spesa. Altro regalo alle banche, altra limitazione di libertà. La Lega, ovviamente, si opporrà: liberi di scegliere, anche come pagare”, ha scritto su facebook il segretario federale della Lega Nord.

LE OPPORTUNITÀ

Per QUI! Group, azienda riconosciuta dalla Banca d’Italia come IMEL (Istituto di moneta elettronica), attraverso la sua controllata QN Financial Services, emettitrice di carte e attiva nell’innovazione del settore dei pagamenti, è invece una grande opportunità: “Il Pos non deve essere visto come un costo, ma come un mezzo per ottenere più ricavi. Un vero e proprio strumento di marketing per accrescere e fidelizzare i clienti – ha commentato Gregorio Fogliani, presidente di QUI! Group. – Le carte e in futuro il mobile non saranno solo uno strumento di pagamento, ma una piattaforma sulla quale caricare strumenti e servizi a valore aggiunto. La moneta elettronica è il presente e deve diventare la quotidianità per ogni esercizio commerciale, non un’esclusiva delle realtà più grandi. Il tessuto economico italiano è costituito per buona parte da PMI: dobbiamo riflettere su come rendere vantaggioso per tutte le parti coinvolte– piccoli imprenditori, consumatori e realtà del settore dei pagamenti – questo tipo di transazione. I pos possono diventare molto di più: devono essere vissuti come un’opportunità di business”. “Il mondo dei pagamenti sta andando verso il digitale”, conclude Fogliani. “Presto si pagherà tutto via mobile, in modo sempre più semplice e immediato. Se si studiano soluzioni intelligenti, gli emendamenti discussi in questi giorni potrebbero essere il primo passo verso la rivoluzione del settore. Potrebbero avere un impatto simile all’aumento della soglia esentasse dei buoni pasto elettronici, che, lo scorso 1 luglio, ha avviato la trasformazione verso la digitalizzazione del mercato”, ha commentato Fogliani.

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