C’è mancato poco che in occasione della sua conferenza stampa natalizia a Matteo Salvini scappasse detto: “Berlusconi ? Quante divisioni ha?”. Come Stalin a Jalta con riferimento al Papa.
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Con il patto di tregua e pacificazione sottoscritto e comunicato urbi et orbi, Renato Brunetta e Paolo Romani hanno cercato di puntellare le loro traballanti poltrone. Ce la faranno?
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Il V Rapporto Adepp sulla previdenza privata (le Casse dei liberi professionisti) ha elaborato, per quanto riguarda i redditi medi degli iscritti, un indicatore di disparità per regione consistente nel rapportare il reddito medio di ciascuna regione su quello medio della Lombardia (fatto uguale a 100). Con riguardo agli iscritti maschi, nel 2014, sei regioni su venti presentavano valori compresi tra il 76% e l’82,3% (Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto). Le restanti regioni, valori compresi tra il 35% e il 75%. La situazione più grave si registrava in Calabria dove un professionista guadagnava in media un reddito pari al 35% di quello da un collega lombardo. Analoga la condizione delle professioniste (che comunque guadagnavano, come dato nazionale, circa la metà degli uomini): fatto uguale a 100 il reddito medio ‘’femminile’’ in Lombardia, in Calabria, nel 2014, era pari a 43,8. Certamente pesano i più generali aspetti economici. Ma non ci sarà di mezzo anche l’evasione?
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Sulla vicenda delle bad banks ha detto la sua anche il Capo dello Stato. Ci stiamo incamminando sulla via dei “passi perduti’’ in fondo alla quale ci sta solo la pretesa di risarcimento da parte dello Stato per chiunque avrà fatto un investimento sbagliato.
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Quale incarico verrà dato oggi a Raffaele Cantone?
