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I cattolici e il Giublieo della Misericordia

La Chiesa cattolica, nonostante le ombre che l’hanno attraversata ciclicamente durante i secoli, riesce sempre a riprendere il cammino verso l’evangelizzazione e la promozione umana, a dimostrazione che lo Spirito Santo è sempre vigile e protettivo.

Papa Francesco, che ha voluto con determinazione questo Giubileo della Misericordia, ha aperto l’8 dicembre la Porta Santa del Giubileo Straordinario dedicato appunto alla Misericordia. E’ una incredibile occasione per compiere una profonda riflessione sull’impegno dei cattolici nella vita spirituale e in quella pubblica. Paolo VI affermava: “La politica è la più alta forma di carità”.

La carità intesa come amore verso l’altro non implica misericordia? L’interrogativo non può che indurre ad una meditazione convinta e severa. L’informazione, quasi all’unanimità, non ha tralasciato di sottolineare la portata dell’evento, alto e particolare, anche in considerazione dei recenti fatti luttuosi in Francia e sul Sinai. Per una volta ha messo da parte l’avarizia su temi che impegnano la spiritualità dell’uomo, offrendo servizi, interviste e commenti di ottimo livello.

Alcuni hanno lasciato un segno notevole sollecitando, invitando i cattolici ad avere maggiore coraggio e considerazione per la propria identità religiosa, morale, culturale e a non farsi imbrigliare in dottrine che predicano il relativismo: culturale e etico, ingredienti nefasti e distruttivi di principi e valori secolari della nostra Europa, identificabili in Famiglia, Diritto, Religione. La guerra contro il terrorismo di ogni provenienza si vince non banalizzando la nostra identità, ma ricominciando da quei tre cardini su cui si fonda il nostro essere cittadini italiani ed europei, e che non è molto difficile comprendere quanto siano in crisi.

Per sterzare e riprendere un cammino interrotto bisogna ripartire dai fondamenti dell’Europa che si riconosce nella cultura greco-latina, ebraico-cristiana, germanica. Il comune denominatore delle tre richiamate culture non può che continuare ad essere l’ideale di rispetto della dignità della persona umana. Persona e solidarietà sono i due fondamenti che hanno visto l’Europa nascere e crescere. Il laicismo invadente che ha conquistato posizioni su posizioni, dalla rivoluzione francese in poi, è elemento di divisione nella nostra Europa, che favorisce l’attecchimento di integralismi di ogni genere.

I cattolici devono con umiltà e realismo celebrare il Giubileo della Misericordia guardando costantemente al perdono e alla comprensione, ma nello stesso tempo non svilendo il proprio essere cristiano-cattolico, diluendo il proprio credo in forme di sincretismo indulgente. Sia il Giubileo della Misericordia il punto di svolta del mondo cattolico e della Chiesa universale.


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