Skip to main content

Il Giubileo di Papa Francesco secondo Parolin e Fisichella

Nell’ennesima giornata di caos cittadino – tra scioperi, targhe alterne, partite di calcio e shopping natalizio – si accende la macchina del Giubileo. Ormai ci siamo, all’inizio ufficiale mancano solo tre giorni. Anzi, l’Anno Santo Straordinario della Misericordia di fatto è già iniziato, a Bangui nella Repubblica Centroafricana, come ha ricordato il direttore della sala stampa vaticana Padre Federico Lombardi, venerdì 4 dicembre durante la presentazione del libro “Il Giubileo, la Misericordia Francesco”, scritto da Angelo Scelzo.

(CHI C’ERA ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO. LE FOTO DI UMBERTO PIZZI)

L’APPUNTAMENTO

All’iniziativa – che si è svolta all’Istituto Patristico Augustinianum – hanno partecipato il Segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin, il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione Monsignor Rino Fisichella, il prefetto di Roma Franco Gabrielli e il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi. Due ore di dibattito nelle corso delle quali i relatori hanno acceso i riflettori non tanto sugli aspetti di natura organizzativa del Giubileo quanto più che altro sulla sua dimensione spirituale e sociale.

(UMBERTO PIZZI HA PIZZICATO PIETRO PAROLIN ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO. LE FOTO)

IL GIUBILEO SECONDO GABRIELLI

Una dimensione fortemente ribadita anche da Gabrielli: “Il Giubileo è prima di tutto un evento spirituale”, ha subito chiarito il prefetto che ha invitato tutti a non valutarlo solo in termini di sicurezza o di opere realizzate. Questioni che, però, rimangono centrali e alle quali Gabrielli non si è sottratto. Sulle infrastrutture ha sottolineato come la straordinarietà dell’evento non abbia praticamente permesso di mettere mano a interventi incisivi. Sul tema sicurezza, invece, ha risposto a Padre Lombardi che lo aveva definito “l’angelo custode laico del Giubileo”, ha provato a infondere serenità ma ha riconosciuto la minaccia (“non si può negarla”). Infine, un appello a Roma perché viva l’Anno Santo come l’occasione giusta per riscattare la sua immagine e superare “la rappresentazione di città stanca, afflitta, che in questo momento non sta dando il meglio di sé”. “Si tratta di una grande occasione. E’ nella complessità che si devono evidenziare i talenti”.

(MARCO PANNELLA SGUAZZA TRA MONSIGNORI E SUORE. LE FOTO DI PIZZI)

IL PRIMO GIUBILEO TEMATICO

Il Segretario di Stato Vaticano Parolin ha posto l’accento sulla natura innovativa di questo Giubileo. “Un Anno Santo tematico non c’era mai stato prima”, ha evidenziato. Un appuntamento che dimostra quanto “la Chiesa viva a fondo il proprio tempo. Il Papa lo ha avvertito come un’esigenza, anzi come un’urgenza per questo millennio. Il cardinal Parolin ha quindi affermato l’importanza della misericordia come elemento cardine del pontificato di Francesco. Lo strumento attraverso cui “portare la Chiesa all’incontro con le necessità vitali dell’uomo, con chi non ha pane, con chi non ha casa…. La misericordia testimonia quella Chiesa in uscita voluta da Papa Francesco”.

(UMBERTO PIZZI HA PIZZICATO PIETRO PAROLIN ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO. LE FOTO)

L’EREDITA’ DEL CONCILIO VATICANO II

Degli elementi di continuità tra il Concilio Vaticano II e il Giubileo ormai imminente ha parlato Monsignor Fisichella, la persona cui il papa ha affidato il ruolo di articolare e organizzare l’evento.

Non è un caso che Papa Francesco abbia voluto indire il Giubileo l’8 dicembre”, ha spiegato il vescovo. L’8 dicembre del 1965 Paolo VI concludeva il Concilio Vaticano II” decisivo nel “dare un volto nuovo alla Chiesa” e nel “metterla nelle condizioni di saper parlare al mondo in cambiamento”. Un obiettivo che Francesco sta perseguendo con ogni sforzo e a cui è riconducibile anche questo Giubileo.

A margine della conferenza Monsignor Fisichella ha parlato anche di aspetti più prosaicamente organizzativi: “Vedo Roma che si sta preparando. Sarà pronta anche se con un po’ di ritardo ma questo non mi spaventa affatto. E sono pronti anche i romani che per natura ogni giorno sperimentano la pazienza e l’accoglienza nei confronti di turisti e pellegrini”.

(MARCO PANNELLA SGUAZZA TRA MONSIGNORI E SUORE. LE FOTO DI PIZZI)

L’IMPORTANZA SOCIALE DEL GIUBILEO

Andrea Riccardi ha invece preso le mosse dallo scenario storico in cui il Giubileo va ad inserirsi. ha “La società europea è diventata egocentrica, fragile, debolissima. Senza volto, senza speranze e senza sogni”. Una descrizione cruda, dalla quale deve sprigionarsi il messaggio del Giubileo – che secondo il fondatore della Comunità di Sant’Egidio – risiede nella necessità di “ripartire dalla concretezza dei comportamenti umani che devono diventare comportamenti sociali”. D’altronde – ha evidenziato Riccardi – “il Giubileo è un fatto di popolo che, se ben vissuto, avrà una grande importanza sociale e politica”. Infine, la citazione di una frase pronunciata da Giorgio La Pira in occasione del Giubileo del 1975: “Il vero politico non si può disinteressare dell’Anno Santo, forza di movimento della storia”. Da qui l’auspicio di Riccardi affinché anche questo Giubileo possa avere un rilevante e benefico impatto sulla società e la politica.

(CHI C’ERA ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO. LE FOTO DI UMBERTO PIZZI)

(UMBERTO PIZZI HA PIZZICATO PIETRO PAROLIN ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO. LE FOTO)



×

Iscriviti alla newsletter