Numerose opportunità e vincoli regolamentari. Ecco cosa c’è nel futuro delle banche italiane secondo un report riservato stilato dagli analisti di Prometeia che fornisce le previsioni per l’anno in corso e il biennio 2016/2018 per il sistema bancario italiano. (leggi qui numeri e tendenze)
I CONDIZIONAMENTI ESTERNI
Secondo gli analisti “nei prossimi anni il contesto operativo per le banche italiane continuerà ad essere complesso e fortemente condizionato dall’evoluzione del quadro regolamentare”.
Nonostante la ripresa economica possa ormai dirsi ormai avviata, secondo lo studio di Prometeia gli operatori dovranno fronteggiare un processo normativo che crea ancora forte incertezza sulla dotazione di capitali da detenere nei prossimi anni. Oltre a ciò secondo gli analisti l’esigenza di rafforzare la solidità patrimoniale e l’efficienza del settore dovrebbero guidare un processo di consolidamento, facilitato anche dalla riforma delle banche popolari e del credito cooperativo.
LE OPPORTUNITÀ DELLA RIPRESA
Tra le opportunità Prometeia indica il fatto che la Bce manterrà almeno fino al 2016 tutte le misure introdotte per facilitare la ripresa economica, e in particolare la riattivazione del credito bancario che tornerà a crescere anche se in misura modesta. “Dopo la fase fortemente negativa degli ultimi anni, la riattivazione della domanda interna, con la crescita dei consumi e degli investimenti dovrebbe favorire la ripresa della domanda di credito delle famiglie ed imprese. Le politiche di offerta, rimarranno attente alla qualità dei prenditori ma, con il miglioramento della condizioni delle famiglie ed imprese, le banche potranno soddisfare più clienti rispetto agli anni di crisi”, si legge nel rapporto.
I VINCOLI REGOLAMENTARI
Ma la possibilità di soddisfare la maggiore domanda di credito dipenderà secondo gli analisti di Prometeia dalla quantità di capitali in eccesso rispetto ai minimi richiesti dall’autorità di Vigilanza:
“Questo sarà tanto più vero in considerazione del fatto che le banche saranno chiamate nel prossimo anno a un nuovo esercizio di stress test e che nel 2018 dovranno adottare il nuovo principio contabile IFRS9 che porterà a un cambiamento nelle regole di classificazione dei crediti e nel calcolo delle rettifiche”.
Tra le tappe che condizioneranno l’offerta di credito Prometeia indica anche la revisione degli RWA per le banche IRB e in generale il cambiamento delle regole sul capitale che si stanno discutendo a Basilea contenuti nell’agenda del regolatore.
DUE TAPPE IMPORTANTI
Nello studio si legge ancora che con il ritorno della crescita del credito le banche dovranno anche fronteggiare due tappe importanti: l’introduzione delle regole di bail-in nel 2016 e la restituzione dei fondi ottenuti con le TLTRO nel 2018”.
Ecco lo scenario descritto da Prometeia: “Ciò comporterà la necessità di accrescere la raccolta diretta, retail e wholesale, e questo determinerà anche un progressivo aumento dei costi di funding. I depositi delle banche dal 2016 si ricomporranno verso le forme a maggiore scadenza, su cui si orienteranno maggiormente le politiche di offerta alla clientela retail, in sostituzione delle obbligazioni. Le consistenze di obbligazioni si ridurranno ancora fino al 2017 per mostrare un contributo positivo alla raccolta diretta nel 2018. Con l’introduzione della nuove regole di bail-in, le nuove missioni interesseranno perlopiù il comparto wholesale, che mostrerà buone opportunità a costi ancora relativamente contenuti”.