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Med 2015, temi e nomi della conferenza a Roma

Fornire le basi per una nuova agenda per il Mediterraneo, affinché la regione cessi di essere percepita solo come sinonimo di crisi, pericolo e instabilità ma torni ad essere teatro di opportunità. È l’obiettivo di “Med 2015-Rome Mediterranean dialogues”, la conferenza che il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e l’Ispi promuovono a Roma dal 10 al 12 dicembre sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

CHI CI SARÀ

All’appuntamento, spiega una nota della Farnesina, prenderanno parte 150 leader in rappresentanza di governi, organizzazioni internazionali, business community e civil society dei Paesi della sponda Nord e Sud del Mediterraneo. Tra presenti e invitati ci saranno il segretario di Stato americano John Kerry, il re di Giordania Abdullah II, il primo ministro tunisino Habib Essid, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, il segretario di Stato britannico Philip Hammond, il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, del Qatar Khalid Bin Mohammed Al-Attiyah, degli Emirati Arabi Anwar Mohammed Gargash, il ministro dell’Interno libanese Nouhad Machnouk, il ministro dell’Energia marocchino Abdel Qader Amara, il ministro algerino per gli Affari maghrebini Abdelkader Messahel, il segretario generale della Lega Araba Nabil El-Araby, i capo negoziatori per Palestina e Israele Saeb Erekat e Silvan Shalom, il commissario europeo per le migrazioni Dimitris Avramopoulos, il direttore esecutivo dell’Undp Helen Clark e l’Alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri e la Sicurezza, Federica Mogherini.

LA PRESENZA ITALIANA

Per quanto riguarda l’Italia, invece, sono confermati gli interventi del presidente del Consiglio Matteo Renzi, del titolare della Farnesina Paolo Gentiloni, del ministro della Difesa Roberta Pinotti e di quello dello Sviluppo economico Federica Guidi. Molti anche gli esponenti del mondo imprenditoriale, della cultura e delle istituzioni: tra i nomi gli amministratori delegati Mauro Moretti (Finmeccanica), Claudio Descalzi (Eni), Francesco Starace (Enel), Giuseppe Bono (Fincantieri), Federico Ghizzoni (Unicredit), Gianfelice Rocca (Techint), il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, il direttore generale del Dis Giampiero Massolo e la presidente dalla Rai Monica Maggioni.

SCONFIGGERE LO STATO ISLAMICO

L’edizione di quest’anno, intitolata “Beyond Turmoil, a positive Agenda”, si concentrerà sulle attuali sfide e trasformazioni dello scenario Mediterraneo diventato l’epicentro del disordine internazionale. Le priorità, spiegano gli organizzatori, rimangono “la sconfitta dello Stato Islamico e dell’estremismo violento ma, allo stesso tempo, è necessario andare oltre il caos attuale e immaginare un nuovo ordine regionale costruito attraverso la diplomazia, il partenariato, la governance e il co-sviluppo”.

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