I miei maestri parmensi mi hanno insegnato, decenni fa, che quando un problema clinico sembra insolvibile, è necessario tornare alle “basi scientifiche” per cercare di dipanarlo. Questo assioma vale anche per il bilancio dello Stato e per quello dell’Inps.
Secondo l’Eurosat (21/10/15) i dati complessivi dello Stato italiano, nel 2014, sono stati i seguenti:
– PIL (milioni di euro) = 1.613.859
– DEFICIT = 3%
– DEBITO = 132,3% (2013= 128,8%) del PIL
– SPESA PUBBLICA = 51,2% del PIL
– ENTRATE= 48,2% del PIL
Ciò ricordato, facciamo riferimento ad altre cifre ossia ai blianci sociali INPS dell’ultimo triennio 2012-2013-2014. Non entriamo nel dettaglio (ma siamo disponibili a farlo) e ci limitiamo alle cifre grossolane, peraltro significative. Ma ricordiamoci sempre della “variabilità” delle cifre, costantemente diverse a seconda delle fonti: INPS, ISTAT, OCSE , Istituzioni varie, di diversa tipologia, stampa. Riportiamo qui i dati INPS 2012-2013-2014, tratti dalle relazioni allegate al bilancio annuale:
– ANNI 2012 2013 2014
-ENTRATE = 296,5 301,8 314,0 miliardi (mld)
-USCITE= 308,8 315,4 321,2 mld
-DEFICIT= -12,3 -13,5 -7,2 mld
Apparentemente un bilancio disastrato, ma in netto miglioramento nel 2014, rispetto all’anno precedente. Le cose, in realtà ci dicono che le uscite 2014 sono legate a 3 tipologie di spesa:
- Pensioni previdenziali = circa 251,8 mld;
- Prestazioni assistenziali + varie = circa 56,6 mld
- Costi gestionali= circa 12,7 mld.
Questi numeri, apparentemente grossolani, ci indirizzano verso un assunto ben diverso da quello di T.B. Nei fatti, la Previdenza pura rappresenta il 78,1% circa dei costi INPS mentre l’Assistenza costituisce il 17,6% delle uscite e la gestione circa il 3,9%.
Ma a quanto ammontano le entrate previdenziali reali?
Il gettito contributivo “puro” sarebbe di 211 mld cui andrebbero aggiunte Tasse pensionistiche valutate sui 43 mld, per un totale di 254 mld. Insomma, già questo conteggio grossolano dice che i veri pensionati Inps rendono allo stato più di quanto costino.
Ma ci sono alcuni ma. Innanzitutto le cifre, nei bilanci Inps, “ballano” sia in entrata che in uscita. Non solo, ma le cifre dei 3 bilanci (sociale, finanziario ,globale) fanno ipotizzare una realtà ben diversa.
Intanto, – diciamo noi – tra le entrate occorre conteggiare anche 9,15 mld finanziati da imprese+lavoratori . Non solo ma, spigolando tra le voci di uscita dsi puo’ arrivare ad una spesa assistenziale di circa 64,2 -74,1 mld, pari al 20,3-23,4% della spesa totale.
Comunque la si guardi, quindi, nel Bilancio Inps 2014 il 18-23% della spesa è assistenziale, dovendo essere, quindi, tamponata da trasferimenti del Ministero dell’Economia, che dovrebbero aggirarsi tra 97 ed i 103 mld. Ma questo avviene realmente?
Ancora: qual’ è la redditività del patrimonio immobiliare, prevalentemente ex Inpdap, e qual è il valore assoluto dello stesso patrimonio e del fondo di garanzia?
Quanti immobili sono stati alienati nell’ultimo decennio e che destinazione hanno avuto i denari ricavati?