L’anno prossimo gli aumenti di capitale delle banche saranno superiori rispetto a quegli del 2015. E’ quanto si rileva dall’ultimo report (non pubblico) di Prometeia, la società di consulenza che negli scorsi giorni ha festeggiato i 40 anni di vita alla presenza tra gli altri di Mario Draghi, Romano Prodi, Angelo Tantazzi e Massimo Tononi.
(TUTTE LE FOTO DELLA FESTA PER I 40 ANNI DI PROMETEIA)
I rafforzamenti di capitale saranno superiori anche per adeguarsi ad ulteriori regole che arriveranno dalle istituzioni europee, a partire dalla Banca centrale europea. Il report messo a punto dai ricercatori e dagli analisi di Prometeia sostiene che “nel 2016-2018” il capitale delle banche italiane “crescerà a un tasso medio annuo superiore al 4% grazie agli aumenti di capitale e, soprattutto, agli utili ritenuti”.
LE STIME DEL REPORT
La ricerca di Prometeia stima che nel “2016 le emissioni azionarie dovrebbero essere superiori al 2015 sia per gli aumenti già deliberati da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banza (circa 2,5 miliardi dieuro) sia per ricapitalizzazioni dei gruppi attualmente soggetti a procedura straordinaria”. Successivamente, si legge nel rapporto di previsione firmato da Prometeia, “il contributo delle emissioni azionarie alla crescita del capitale sarà limitato, ma nel quadro della Vigilanza unica nuovi vincoli regolamentari potrebbero richiedere ulteriori sforzi patrimoniali alle banche”.
EFFETTO AUTOFINANZIAMENTO
Tuttavia, scrivono gli analisi della società di consulenza nel report sul sistema bancario italiano, “il ritorno all’utile consentirà di sfruttare i benefici delle politiche di autofinanziamento che, nel 2016-2018, forniranno un contributo di oltre 16 miliardi di euro (relativo agli utili conseguiti dal 2015 al 2017)”. Pertanto, conclude il report nella parte dedicata al capitale delle banche, “il capitale al netto dei fondi rettificativi già dal 2016 tornerà a crescere (più 2,5% medio nel 2016-2018)”.