Adesso che è venuta la pioggia, che cadono i primi fiocchi di neve, che cosa metteranno in apertura dei tg e dei quotidiani? Lo smog non fa più notizia. Occorre passare ad altro. Suggeriamo, allora, una bella campagna sui picchi di colesterolo come effetto dei pranzi e dei cenoni che hanno allietato le Festività. Certo, non ci sono delle centraline a misurarne i tassi, ma basta far lavorare la fantasia. E’ sufficiente che, in una grande città, si sparga la voce (grazie al “pronto soccorso’’ degli ospedali e a qualche laboratorio compiacente) che il colesterolo che gira per le arterie degli italiani è andato notevolmente oltre i limiti consentiti. A quel punto i media si precipiterebbero dietro la notizia, come i topi prima, i bambini poi, al suono del pifferaio di Hamelin. Entro pochi giorni Beatrice Lorenzin e Maurizio Martina convocherebbero una riunione con i presidenti delle regioni e i sindaci delle città più importanti allo scopo di adottare i necessari provvedimenti. Avremmo così il consumo di cotechini e zamponi a giorni alterni; sarebbe messa al bando la coda alla vaccinara; verrebbe finanziata (nel limite di 12 milioni) l’apertura di ristoranti vegani. Le start up si dedicherebbero a nuove diete. Sarebbe fissato un prezzo politico per l’acquisto di pesce azzurro: 1,5 euro al kg.
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L’Eurostat bastona l’Italia, la sua economia e i suoi livelli di occupazione. Ma come? Quei funzionari non hanno seguito la conferenza stampa di Matteo Renzi?
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Nella tv di Stato il 2016 inizia con una bestemmia. Poche e scontate le proteste. Ci aspettavamo, tuttavia, che qualcuno invocasse la libertà di pensiero.
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Le Francescheidi
“Chi sono io per non dare credito al “pasticciaccio’’ di ‘’Mafia Capitale’’ fino ad accennarne nell’Omelia?’’.
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In poche giornate di proiezione il film di Checco Zalone ‘’Quo vado?’’ ha incassato più milioni di quelli che il governo ha stanziato per combattere lo smog.