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Isis, così Obama chiede aiuto ai big della Rete

Per contrastare il terrore dell’Isis c’è bisogno di un cambio di passo che coinvolga anche i big della Rete. È la convinzione di Barack Obama, che ha voluto la riunione di oggi tra i vertici della sua amministrazione e dell’intelligence americana e gli amministratori delegati dei principali gruppi della Silicon Valley. L’incontro, secondo quanto trapelato, si terrà alle 11 di questa mattina (ora di Los Angeles, le 20 in Italia) in un edificio governativo di San Jose, in California.

IL CONFRONTO

Dopo le tensioni dei mesi scorsi tra la Casa Bianca e le compagnie tecnologiche sulla crittografia e su altri temi – come la fuga di documenti riservati dell’Nsa messa in atto da Edward Snowden -, le due parti si confronteranno ora su come affrontare al meglio la minaccia jihadista, soprattutto dal punto di vista della gestione e del controllo dei contenuti.

IL RUOLO DELLA SILICON VALLEY

Il dialogo su questo tema non è semplice. Alcuni funzionari americani – spiega il Guardian – hanno “accusato le imprese tecnologiche di non fare abbastanza per marcare, intercettare, o cancellare i dati trasmessi dagli estremisti stranieri. E mentre alcune imprese tecnologiche hanno mostrato una certa disponibilità ad aiutare su questo fronte, sono al tempo stesso nervose di essere viste come troppo desiderose di dare al governo l’accesso ai dati degli utenti”. Ma Obama e l’intelligence Usa sono convinti da tempo del ruolo centrale che possono recitare i big della Rete nel contrasto al terrore. Una consapevolezza emersa ancora di più dopo le recenti stragi a San Bernardino, in California, e a Parigi, dove l’uso dei social media è stato parte fondamentale per la pianificazione degli attacchi. E anche alcune compagnie, come Twitter, sembrano averlo intuito, tanto da aver annunciato a dicembre scorso nuove regole per una stretta sui contenuti violenti e carichi di odio, con esplicito richiamo all’incitazione al terrorismo.

L’APPELLO DELLA CASA BIANCA

Secondo quanto si legge nell’agenda della riunione pubblicata sempre dal giornale londinese, il governo americano chiederà ai talenti della Silicon Valley di unirsi alla guerra contro i drappi neri e gli altri gruppi che seminano odio e morte. “In quale modo – si legge nella bozza pubblicata dal quotidiano britannico – possiamo usare la tecnologia per aiutare a distruggere il cammino verso la radicalizzazione verso la violenza, identificare gli schemi di reclutamento e dare linee guida per aiutare a misurare i nostri sforzi per fermare la radicalizzazione verso la violenza?”.

CHI PARTECIPA

Tra le società che hanno confermato o che meditano la loro partecipazione – riporta Reuters – ci sono Facebook, Twitter, Apple, Microsoft, YouTube e altre. La delegazione della Casa Bianca sarà guidata invece dal chief of staff di Obama, Denis McDonough, e prevede la presenza del capo dell’Nsa, Mike Rogers, del capo dell’intelligence Usa, James Clapper, e del capo dell’Fbi, James Comey.


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