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Altro che spending review: a Reggio Calabria niente austerità

Altro che spending review. Il buco nero delle regioni italiane si trova non solo alla voce sanità, ma per acquisti per beni e servizi. Ovvero studi, gettoni di presenza, combustibili, cancelleria, manifestazioni e convegni, manutenzione di immobili. E consulenze. Una spesa che secondo la Corte dei Conti tra il 2011 e il 2014 è salita del 40%, da 5,1 a 7,2 miliardi. Solo in Calabria è salita del 286 per cento, in Campania del 200 per cento, in Lazio del 194 per cento.

Consulenze, allora. Come i 190.000 euro che l’Amministrazione comunale di Reggio Calabria guidata dal giovane Falcomatà ha conferito lo scorso 30 dicembre alla società romana Uirnet per uno studio fattibilità del progetto “Metropolitan Mobility Sistem”. Chi ha firmato quell’incarico è l’assessore Agata Quattrone, ingegnere che dal 2009 al 2013 avrebbe lavorato proprio per la Uirnet. “Dal settembre 2013 ad oggi – afferma l’ex assessore comunale Franco Germanò – l’assessore Quattrone risulta essere consultant engineer della Vitrociset. Lo scrive lei stessa nel suo curriculum. Quindi l’assessore avrebbe fatto avere un incarico professionale ben remunerato a una società con cui avrebbe avuto e ha ancora legami professionali”.
E aggiunge che nella delibera 212/2015 dell’Amministrazione Falcomatà è scritto che si tratta di un incarico professionale “che era quantomeno inopportuno affidare”.

Uirnet è una società per azioni, costituita alcuni anni addietro su impulso del Ministero delle Infrastrutture, per la “realizzazione di una piattaforma di gestione della rete logistica nazionale che permetta la interconnessione dei nodi di interscambio modale” ed è definita dall’art. 2 del D.M. 18T del 20/6/2015. I soci sono le Autorità portuali (non tutte, ad esempio manca Gioia Tauro) e diversi soggetti privati, tra cui la Vitrociset Quest’ultima è una società di informatica che sostanzialmente si occupa di quattro macro business: difesa, homeland security, space&transport, government&industries.

Ma secondo il decreto legislativo 39/2013 i due ruoli (Assessore e attività professionale) sono incompatibili. Secondo la denuncia di Germanò allora si profilano, da un lato l’ipotesi di atto deliberativo non conforme alle procedure del Codice degli Appalti, in relazione all’approvazione del cosiddetto “Accordo di partenariato” trattandosi come è evidente di un vero e proprio incarico professionale, e dall’altro del reato di interessi privati per il fatto che l’Assessore proponente ha avuto e ha rapporti professionali con la società beneficiaria dell’affidamento (UIRNET) e con un’altra società (VITROCISET) a sua volta socio della UIRNET.

I documenti saranno trasmessi all’Autorità Anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone per le opportune verifiche. Intanto, però, continua il flusso di denaro pubblico che anziché essere usato per asili comunali e sicurezza per le strade, viene dirottato per consulenze e servizi.

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