Gentile Direttore,
non possiamo che apprezzare il volenteroso tentativo che Formiche.net sta mettendo in atto di ricostruire uno spazio aperto di dibattito politico e cultura in vista del prossimo importante rinnovo delle Amministrazioni.
Come #Prioritalia, laboratorio civile e culturale della comunità manageriale, proviamo a dire la nostra.
Leadership civica: impegno e competenze
La disamina della situazione fatta in questi giorni da alcuni commentatori sembra essere tanto preoccupante quanto reale: molto spesso non si ha una classe politica all’altezza delle proprie responsabilità. Un messaggio di speranza però senza dubbio è rintracciabile: vi sono, all’interno del Paese, ancora risorse e talenti attorno al quale è possibile e doveroso, al di là delle sterili contrapposizioni tra nuovi o meno nuovi aspiranti leaders, ricostruire una leadership civica che partendo da singole disponibilità si ponga l’obiettivo di aggregare e connettere competenze diffuse.
Dal progetto al cambiamento: dna diversi, missione comune
All’interno di questo nuovo contesto, è possibile fare in modo che qualsiasi forma di impegno civico non sia vissuta solamente come una disponibilità una tantum di affermazione personale (o, peggio, strumentalizzata in quanto tale) ma possa diventare capacità progettuale condivisa al servizio della società. Molte sono le linee di intervento da mettere in atto secondo i valori e la visione della comunità manageriale.
Il manager nell’immaginario collettivo è da sempre identificabile come una persona estremamente focalizzata sul proprio lavoro e concentrata su di sé, fattore deducibile persino dall’estrema cura della propria immagine professionale (sovente formale). Se però spezziamo i luoghi comuni, scopriamo come il manager sia una persona che non ha un’uniforme o una caratteristica univoca: i manager hanno estrazioni culturali diverse, formazioni variegate e vissuti propri. Ciò che li accomuna tutti è una caratteristica: la conoscenza dell’”arte di far accadere le cose”. In altre parole la predisposizione proattiva al cambiamento.
Manager: “catalizzatori di realtà”
In un’unica frase potremmo dire che c’è necessità di passare da una situazione di personalismi ad un momento di dono di se stessi alla comunità per fare in modo di essere catalizzatori di realtà. Dare voce, coltivare e organizzare le tante competenze, fondate sulla passione, la condivisione e l’impegno, per passare dalla debole prospettiva della affermazione individuale a quella progettuale diffusa in grado riavviare la crescita sociale, culturale ed economica. Una fiducia piena nella capacità di più attori di concretizzare realmente una visione di sviluppo.
I manager quindi devono essere considerati per quello che sono: un modo per rendere reali delle visioni della nostra società che rimarrebbero altrimenti mere ipotesi concettuali. In questa maniera il manager esplica la sua dimensione politica distanziandosi dal tecnico che ha la conoscenza della propria materia ma che non è un elemento catalizzatore e quindi non si trasforma mai pienamente in attore politico e soggetto di azione politica. Da questo chiarimento prende vita la consapevolezza di ruolo e missione.
#Prioritalia offre il proprio contributo perché i manager possano diventare ogni giorno catalizzatori di realtà, anche nella dimensione politica e della governance pubblica, per fare in modo di essere strumenti per la costruzione di un Paese migliore. Perchè “Far accadere le cose è un’arte, una capacità, un mestiere, un potere”. Tocca a noi trasformare questa alchimia individuale in prospettiva condivisa.
Filippo Salone
Coordinatore nazionale #Prioritalia (#PRIORITALIA è un’Associazione fondata nel 2012 da Manageritalia, Federmanager, Fenda, Fidia, Sindirettivo, CIDA, le più grandi organizzazioni di rappresentanza dei manager italiani per valorizzarne l’impegno civile e coinvolgere il tessuto vivo e produttivo del Paese).