“Dopo aver venduto i libri Rcs a Mondadori ora venderà all’azienda di Segrate alcuni siti di Banzai?”. E’ la battuta ironica, o forse anche maliziosa, chissà, che circola in ambienti finanziari milanesi da giorni viste le indiscrezioni di fine 2015 del Sole 24 Ore, secondo cui il gruppo editoriale guidato da Marina Berlusconi pensava di acquisire alcuni siti di news dalla società Banzai che da poco è guidata dall’ad, Pietro Scott Jovane, già amministratore delegato di Rcs Mediagroup.
Le indiscrezioni sono state corroborate oggi sempre dal quotidiano diretto da Roberto Napoletano con un altro articolo di indiscrezioni a firma di Carlo Festa. Il giornalista finanziario del Sole ha scritto oggi che “venerdì scorso l’azienda di Segrate avrebbe presentato al gruppo presieduto da Paolo Ainio un’offerta non vincolante per i portali del gruppo attivo nell’e-commerce: cioè per alcuni siti verticali, tra i quali Giallo Zafferano e Pianeta Donna”.
Resterebbe, secondo Festa, una divergenza sull’importo dell’operazione: “La valutazione data da Mondadori per queste attività sarebbe attorno ai 42 milioni di euro, ma resta da capire se il consiglio di amministrazione di Banzai valuterà o meno l’offerta in modo positivo: infatti la stima che, secondo i rumors, avrebbe in mente la società guidata da Pietro Scott Jovane sarebbe più elevata, cioè attorno ai 50 milioni di euro”. Comunque “in campo, secondo le indiscrezioni, ci sarebbero dunque anche L’Espresso e un gruppo estero”.
Sta di fatto, sottolinea un analista che intende restare anonimo, che il gruppo fondato da Paolo Ainio e quotato in Borsa (quando Il Sole 24 Ore gli dedicò un articolo non troppo benevolo sottolineando i conflitti di interesse in fase di quotazione da parte delle società di Matteo Arpe) non prevede per i siti oggetto del deal con Mondadori una crescita dirompente. In effetti, se si va a leggere la relazione sul resoconto intermedio al 30 settembre di Banzai, nella parte “sull’evoluzione prevedibile della gestione”, è scritto che non tutte le due aree di business del gruppo avranno uno sviluppo uguale. Andrà di certo meglio l’e-commerce, a differenza del comparto news: “Relativamente all’area di business e-commerce si prevede di accelerare la crescita nelle categorie di prodotti di riferimento come gli elettrodomestici e l’elettronica. Lo sviluppo del “3P Marketplace” amplierà la gamma di prodotti offerti in grado di soddisfare una clientela sempre più vasta e articolata”, hanno scritto gli amministratori.
Mentre, per quanto riguarda l’area di business Vertical Content, “si prevede – si legge – una crescita più contenuta dovuta alle condizioni generali del mercato della pubblicità, incrementando comunque la quota di mercato grazie alla strategia di focalizzazione nei segmenti verticali della Cucina, della Donna, dei Giovani e delle News”.
Tendenza confermata dai risultati preliminari del 2015 diramati in un comunicato stampa, dove si sottolinea che “Banzai chiude l’anno con un fatturato in crescita del 27% e supera gli obiettivi di ricavi prefissati”. “Con 210,6 milioni di euro di ricavi nei FY15, in crescita del 28,5% sul FY14, la divisione e-Commerce – è scritto – si conferma il principale driver di crescita del Gruppo, trainata dalle categorie core2 . La divisione Vertical Content, con ricavi pari a 24,2 milioni di euro derivanti principalmente da vendita di pubblicità, ha registrato una crescita del 15% rispetto al FY15”.
Ma gli indicatori di performance nel Vertical contest – si legge nel comunicato – hanno fatto registrare nel 2015 una crescita dei visitatori unici mensili pari allo 0,4%.