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Tutti i dettagli sul fidanzamento Mediaset-Vivendi

bollorè

Nel giorno della presentazione dei conti 2015 di Vivendi, chiusi con un utile di 697 milioni, e del passo avanti nella trattativa per l’accordo commerciale tra la controllata Canal+, in forte rosso, e BeIn Sports, la pay-tv sportiva di Al Jazeera, sono tornate a circolare con insistenza le voci di una possibile intesa tra la società francese che fa riferimento a Vincent Bolloré e Mediaset Premium.

L’eventuale operazione in corso non riguarderebbe tuttavia l’ingresso nel capitale di Vivendi, primo socio di Telecom Italia con oltre il 21%, nella pay-tv del gruppo di Cologno Monzese, ma farebbe riferimento a possibili intese sul fronte editoriale e dei contenuti, essendo Vivendi uno dei principali operatori del settore su scala europea sia a livello cinematografico sia a livello musicale. Nessuna conferma diretta è arrivata da parte di Vivendi.

Tuttavia nel corso della presentazione dei risultati 2015 il ceo del gruppo francese, Arnaud de Puyfontaine, ha sottolineato come «la presenza nel capitale di Telecom Italia rappresenta per Vivendi un modo per essere un attore nel mercato italiano ed eventualmente prendere parte a ogni possibile consolidamento del settore dei media». Netta è stata invece la smentita di Mediaset alle voci di un imminente annuncio dell’accordo con i francesi. Dal gruppo controllato dalla Fininvest di Silvio Berlusconi hanno fatto sapere che «non c’è nessuna trattativa in corso» e «non ci sono fatti nuovi in questo senso». Anche se viene ribadito ancora una volta che con «Vivendi i rapporti sono ottimi e ci sono i consueti contatti con gli altri operatori».

Va detto, però, che in Francia Vivendi sta definendo con beIN Sports un’operazione difensiva, visto che Canal+ è in rosso da 4 anni a causa dell’erosione del numero degli abbonati dal 2012 e che nel 2015 ha registrato una perdita operativa di 264 milioni, in peggioramento di 76 milioni rispetto all’anno precedente. E dopo che negli ultimi due anni Vivendi ha investito 1,5 miliardi in Canal+, ieri è stato annunciato che il consiglio di sorveglianza «ha autorizzato il management a concludere un accordo di distribuzione esclusiva con BeIn Sports». Non è ancora una fusione vera e propria tra le due piattaforme, ma poco ci manca, visto che i clienti di Canal+ potranno fruire dei contenuti detenuti in esclusiva da beIn Sports, che a sua volta potrà offrire ai propri clienti i programmi dell’ex piattaforma concorrente.

Secondo alcuni osservatori non è da escludere che proprio il nuovo asse sulla tv a pagamento francese (beIn Sports viaggia sui 2,5 milioni di abbonati) possa trovare una sponda proprio in Italia, lavorando a un merger a tre e coinvolgendo quindi Mediaset Premium, nel cui capitale va ricordato è presente la spagnola Telefonica con l’11%.

Al dossier Premium ha guardato nei mesi scorsi anche Sky Italia che, da leader di mercato nel campo della pay tv, potrebbe essere interessata a consolidare la presenza in ambito nazionale e rafforzare così il ruolo su scala europea contando sull’asse Uk-Germania-Austria. Per quanto riguarda invece l’investimento in Telecom Italia , de Puyfontaine, ha fatto presente che Vivendi è «un socio di lungo termine» dell’ex monopolista italiano delle tlc, sottolineando allo stesso tempo che la società presieduta da Giuseppe Recchi e guidata dall’ad Marco Patuano «ha un ambizioso piano industriale di lungo periodo che punta al settore multimedia e all’entertainement».

(Articolo del quotidiano Italia Oggi pubblicato su Formiche.net grazie all’autorizzazione del gruppo Class Editori)


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