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Che cosa combinano Silvio Berlusconi, Guido Bertolaso e Giovanni Toti?

Silvio Berlusconi, guido bertolaso

Nel suo ultimo tour elettorale a Roma Silvio Berlusconi sfoggiava due vistosi occhiali da sole (tipo Gloria Swanson in “Viale del Tramonto’’). Nella versione accreditata si è fatto riferimento a quella fastidiosa congiuntivite di cui l’ex Cav soffre da tempo. In verità, lo scopo era un altro. Berlusconi non voleva farsi riconoscere accanto a Guido Bertolaso.

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Per l’ex capo della Protezione civile, candidato a sindaco di Roma, tra qualche giorno verrà adattato il ritornello di una celebre, simpatica canzone: “Resto anch’io? No, tu no!’’.

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Giovanni Toti, leader in pectore di Forza Italia, è intervenuto nell’affaire romano sostenendo che, in caso di rinuncia di Bertolaso, la candidata del centro destra sarebbe Giorgia Meloni. A me sembra un invito, diretto a Bertolaso, a farsi più in là.

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A seguire i talk show si direbbe che, dopo la riforma Fornero, agli italiani sia inibito di andare in pensione. Non si prendono neppure la briga di consultare le statistiche dell’Inps, presieduto dal nuovo ‘’eroe dei due mondi’’ Tito Boeri. Ebbene, nel 2015 l’età media del mix tra pensionamento di vecchiaia e di anzianità è stata pari a 62,7 anni ovvero di 9 mesi in meno rispetto al 2014. Si è avvertito il peso degli esodati e dell’opzione-donna.

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Si dice che gli anziani – costretti a remare nelle galere di Elsa Fornero – rubano il posto ai giovani. Il fatto è che l’Italia ha il tasso più basso – sia rispetto all’Unione che all’Eurozona – di occupati nella fascia d’età compresa tra 55 e 64 anni. Si tratta del 40,4% in totale, del 50,4% nel caso degli uomini, del 30,9% in quello delle donne.

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Al contrario, da noi, la spesa per le pensioni erogate a soggetti in età compresa tra 55 e 65 anni è pari al 3,9% del Pil, contro il 2,2% della media europea.

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Matteo Salvini conferma che la Lega andrà a manifestare sotto la casa (natale?, di campagna?) di Elsa Fornero il prossimo 1° aprile. No. Non era uno scherzo. Ma una carognata.

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