Il piccolo Tobia Antonio è venuto al mondo entrando immediatamente non solo nelle cronache politiche, ma anche nei trattati di medicina come caso esemplare di ingegneria genetica da presentare nei convegni scientifici. Gli auguriamo una vita lunga e serena, perché le “colpe’’ dei padri (lui ne ha persino due) non devono ricadere sui figli. Ci ha sorpreso, in questa circostanza, il silenzio assordante dei movimenti femministi, sempre pronti a condannare, invece, l’uso del corpo della donna quando un’avvenente modella si rende disponibile ad esibire, come professione retribuita, della succinta biancheria femminile.
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Se i leader di quello che fu il centro destra avessero ancora un barlume di intelligenza dovrebbero ringraziare Matteo Salvini per aver svolto, in solitudine, le primarie a Roma. Il boss della Lega di certo non se l’aspettava, ma l’indicazione prevalente dei votanti a favore di Alfio Marchini è stato un dono del destino. Marchini è il solo che può competere con i candidati del Pd e del M5S. Guido Bertolaso somiglia ad un pugile suonato.
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A nostra insaputa l’amministrazione americana ha affidato all’Italia il comando della missione internazionale in Libia. Sta a vedere che, adesso, a “Bertoldo’’ Renzi toccherà scegliere l’albero a cui essere (metaforicamente) impiccato. E fare la guerra sul serio.
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Il Rapporto 2016 di Itinerari previdenziali è ricco di colpi di scena in tema di pensioni. Altro particolare curioso: a 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, nel BelPaese, sono erogate ancora più di 230mila pensioni di guerra per un onere di 1,4 miliardi di euro all’anno. Evidentemente è impazzito il meccanismo della reversibilità.
