Il 39 per cento degliiItaliani reputa che il recente accordo tra Unione europea e Regno Unito sia stato un fallimento. Il 20 per cento, invece, è dell’idea che sarebbe stato meglio far uscire il Regno Unito dall’Unione. Questi i principali risultati del sondaggio condotto da SWG.
IL SONDAGGIO
SWG, in collaborazione con Utopia (società di Relazioni Istituzionali) e l’Ambasciata Britannica di Roma, ha cercato di capire cosa pensano gli Italiano dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Per scongiurare la possibilità della cosiddetta Brexit, moneta di scambio – in occasione del recente vertice dell’Unione Europea – è stata la concessione al Regno Unito di uno status speciale caratterizzato da meno obblighi sul fronte welfare per i cittadini stranieri e sul piano dell’integrazione tra i paesi dell’UE.
LA METODOLOGIA DELL’INDAGINE
L’indagine di SWG è stata condotta prendendo in considerazione un campione casuale di 2000 soggetti, tutti maggiorenni e residenti in Italia. Settecento sono stati intervistati telefonicamente, mediante metodo CATI (Computer Assisted Telephone Interview), mentre i restanti 1300, online, ricorrendo al metodo CAWI (Computer Assisted Web Interviwe). Le interviste si sono svolte nel periodo compreso tra il 22 e il 24 febbraio 2016.
COSA PENSANO GLI ITALIANI SULL’ACCORDO EU-UK
Appurato che la non uscita del Regno Unito dall’Unione europea sia stata barattata con la concessione di uno status speciale – nonostante il Paese sia già caratterizzato da un diverso grado di integrazione, che si traduce in una maggiore autonomia, rispetto agli altri stati membri – chiamati a dare un parere sull’accordo, il 39 per cento degli Italiani intervistati si è espresso negativamente. In particolare, questi sostengono che in sede d’accordo si sarebbe dovuto ottenere di più dagli inglesi. Di questo 39 per cento, il 46 è costituito da cittadini che alle ultime elezioni hanno votato il Movimento 5 Stelle, e il 45 – colore politico a parte – da italiani con un elevato livello di istruzione.
A seguire, il 20 per cento degli italiani intervistati ha espresso anch’esso un parere negativo, sostenendo che sarebbe stato meglio che il Regno Unito uscisse dall’Unione europea. Al loro interno, il 30 per cento è costituito da sostenitori della Lega Nord.
Solo il 15 per cento degli italiani ha salutato positivamente il compromesso raggiunto. Di questi, il 29 per cento è costituito da cittadini che in occasione delle ultime elezioni hanno espresso la propria preferenza in favore del Partito Democratico.
Infine, una percentuale non trascurabile, pari al 26 per cento, ha affermato di non avere un’opinione in merito alla questione.
COSA PENSANO GLI ITALIANI SULL’EUROPA A DUE VELOCITÀ
Alla domanda su quali saranno gli effetti di lungo periodo di questa situazione, la maggioranza degli intervistati, pari al 42 per cento, ha affermato che l’esito di un’Europa a due velocità – o meglio, a velocità multiple – sarà un indebolimento dell’Unione Europea stessa. All’interno di tale maggioranza, il 64 per cento è costituito da elettori del Partito Democratico e il 57 per cento da elettori di Forza Italia.
Il 31 per cento degli intervistati, invece, è stato espressione di un esito più catastrofico, sostenendo che livelli multipli di integrazione causeranno la dissoluzione dell’Unione. Tra questi, il 49 per cento è rappresentato da sostenitori della Lega Nord.
Solo un magro 9 per cento reputa che la situazione in questione porterà a un rafforzamento dell’Unione europea, mentre il 18 per cento ha affermato di non avere una risposta al quesito sottopostogli.