Dopo aver colpito Francia e Belgio, l’Isis potrebbe attaccare Italia, Germania e Inghilterra. Lo ha dichiarato ieri James Clapper, zar dell’intelligence Usa, in un colloquio con il Christian Science Monitor. Il sedicente Stato Islamico, infatti, avrebbe cellule dormienti nei tre Paesi europei e approfitta della crisi dei migranti per i suoi scopi di destabilizzazione. Per migliorare prevenzione e controllo, ha spiegato Clapper, gli Stati Uniti stanno spingendo per una maggiore condivisione delle informazioni tra le intelligence dei vari Paesi e tra Europa e Usa. Non si è fatta attendere la versione dei Servizi italiani sull’allarme di Clapper. Vediamo ora tutti i dettagli e i commenti.
LE PAROLE DI CLAPPER
Il numero uno dell’Intelligence statunitense ha sottolineato, parlando con i giornalisti, che la rete dell’Isis in Europa è estesa in modo preoccupante in molti Paesi, e potrebbe portare avanti attacchi in Germania, Inghilterra e Italia, luoghi in cui ci sarebbero delle cellule dormienti di jihadisti. “Continuiamo a riscontrare prove di piani di attacchi”, ha dichiarato Clapper, spiegando che questo è “motivo di preoccupazione per noi e per i nostri alleati europei”. Secondo Clapper, poi, Isis userebbe un potente software di criptaggio per le sue acquistato da privati e questo spinge alla necessità di trovare un “bilanciamento tra privacy e sicurezza” per combattere il terrorismo anche sul fronte informatico.
OBIETTIVO ITALIA
Anche l’Italia si trova nella lista dei Paesi a rischio di attacco da parte dell’Isis anche se la sua partecipazione a conflitti in Medio Oriente è molto ristretta rispetto a Paesi come Francia e Inghilterra. Secondo Nathalie Goulet, senatrice francese che si è occupata di analizzare la presenza di foreign fighter in Europa, l’Italia viene spesso menzionata come possibile obiettivo, principalmente per la presenza del Papa nel suo territorio. Inoltre anche l’anno santo, il Giubileo, dichiarato aperto da Papa Francesco e dedicato alla misericordia verso le persone bisognose potrebbe essere una ulteriore ragione di attacco, considerati i pellegrinaggi verso la capitale italiana, Roma.
GLI AIUTI USA
Gli Stati Uniti, si legge sul New York Times, avrebbero provveduto a fornire risorse tecniche e umane per potenziare le attività di Intelligence in Europa dopo gli attacchi di Parigi, ma a mancare secondo Clapper è una maggiore collaborazione tra le intelligence dei vari Paesi, che non comunicano tra loro neanche informazioni di base. Questo, secondo il numero uno dei servizi Usa, sarebbe uno dei problemi maggiori nella lotta al terrorismo in Europa.
LA QUESTIONE MIGRANTI
Secondo Clipper, l’Isis starebbe approfittando della crisi dei migranti per destabilizzare il continente europeo, per questo la Nato potrebbe mobilitarsi per aiutare l’Italia a intercettare le imbarcazioni che partono principalmente dalle coste libiche verso le porte dell’Europa. “Fonti molto autorevoli coinvolte direttamente nell’elaborazione delle nuove misure – si legge sulla Stampa – dicono che in sostanza si cercherà di applicare al nostro Paese quello che ha già funzionato nell’Egeo, con la differenza però che nel caso della Libia non esiste un governo funzionante come quello turco con cui lavorare, e non è possibile rimandare i rifugiati indietro dove si sono imbarcati”.
PERICOLO ANCHE IN TERRITORIO AMERICANO
“L’Isis sta sfruttando l’ondata dei migranti in arrivo per infiltrare i suoi jihadisti, con passaporti falsi in modo che possano muoversi come normali viaggiatori”. Ma non è solo l’Europa a rischiare. Secondo il numero uno dell’intelligence Usa anche gli Stati Uniti rischiano un attacco sul proprio territorio, e lo ha dichiarato davanti al congresso nel mese di febbraio.
IL COMMENTO DEL BLOGGER DI FORMICHE.NET MARCO ORIOLES
Scrive il sociologo esperto di terrorismo e di Isis, Marco Orioles: “Secondo lo zar dell’intelligence americana James Clapper, in Italia sarebbero presenti cellule dello Stato islamico. Non che sia una novità, ma Clapper ha specificato che si tratta di cellule analoghe a quelle che hanno attaccato Parigi e Bruxelles. Nota significativa: le rivelazioni di Clapper coincidono con quanto è a conoscenza dei funzionari dell’antiterrorismo in Europa. E c’è chi spiega che il nostro paese sia un bersaglio appetibile per la presenza del Pontefice. Anche qui, nulla di nuovo, ma la schiettezza di Clapper fa riflettere”.
CHE COSA DICE L’INTELLIGENCE ITALIANA
Immediata la replica della intelligence italiana: non c’è nessun nuovo allarme nè indicatori concreti di attacchi terroristici dell’Isis in Italia. Così fonti dei servizi hanno commentato all’Ansa le parole del direttore della National Intelligence americana. Arrivano con frequenza, rilevano gli 007, segnalazioni da servizi collegati su possibili minacce; esse vengono valutate attentamente dal Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) e finora non ci sono evidenze di attacchi pianificati. Resta comunque l’elevata esposizione al rischio dell’Italia, anche perchè sede del Vaticano.