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No Triv, Lina Wertmuller e i Nuovi Basilischi

Lavoro cassimatis, GIULIANO CAZZOLA

17 aprile 2016: Sì-Triv

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Michele Emiliano Zapata è stato, nei fatti, il leader del fronte No-Triv. Ha perso anche in Puglia, la sua regione. E’ la solita storia della rana che si gonfia per somigliare al bue.

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Le compagnie petrolifere operanti nell’Adriatico stanno per emettere un comunicato congiunto nel quale assicurano che, in ciascun impianto entro le 12 miglia, inizierà un’opera di riconversione produttiva ad alto impatto ecologico. Saranno impiantate, nelle piattaforme, delle lunghe filiere di cozze pelose.

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La Basilicata è la regione che ha dato il migliore risultato ai No-Triv. Eppure, in quel territorio esiste uno dei più grandi giacimenti di idrocarburi d’Europa. Mi è tornato in mente, allora, un film del 1963 di Lina Wertmuller, “I basilischi’’, una storia di vitelloni meridionali senza arte né parte e senza speranze che, in realtà, non avrebbero mai voluto condurre una vita diversa da quella. Siamo ancora lì?

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Dopo un incontro, a Torino, con una rappresentante del Partito comunista del Brasile il Prc ha organizzato un presidio davanti all’Ambasciata di quel Paese in solidarietà con Dilma Rousseff. Per avercela con le Procure c’era proprio bisogno di scomodare quelle brasiliane?

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La Giornata del 18 aprile meriterebbe di essere celebrata come festività nazionale. In quella data, nel 1948, gli italiani, nella prima elezione politica della Repubblica, scelsero inequivocabilmente la democrazia. Con quel voto non si limitarono a salvare il Paese e ad instradarlo lungo una via di ricostruzione e progresso. Ma salvarono anche la sinistra frontista da se stessa.

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Le Francescheidi

Papa Francesco ha bandito un regolare concorso per scegliere i dieci rifugiati che ha portato con sé dall’Isola di Lesbo? Non ci sarà sotto un traffico di influenze?

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