Ho scattato queste foto nella giornata di ieri 6 aprile 2016, percorrendo come faccio ogni mattina il tragitto che mi separa dal Senato della Repubblica. Le immagini dei senzatetto e dei rom che, letteralmente, sbucano dai cassonetti dell’ immondizia per quello che in gergo viene definito il “rovistaggio”, non sono di borgate lontane o di periferie emarginate. Sono immagini del centro di Roma alle otto del mattino.
A fronte di questo scandalo che ferisce l’anima e di questo degrado che inchioda chi è nelle istituzioni a precise responsabilità, invece di unirsi per offrire alla città un progetto credibile ed una dedizione incondizionata, anche considerando l’oggettiva insufficienza delle candidature Pd e cinque stelle, l’arcipelago del centrodestra ha pensato bene di trasformare il primo turno delle elezioni amministrative in un turno di primarie che avrà come solo esito di portare al ballottaggio in carrozza Giachetti e Raggi e di imporre nel Paese per i prossimi anni il bipolarismo grillini-dem.
Mi appello anzitutto alla sensibilità ed all’amore per Roma di Giorgia Meloni, Guido Bertolaso, Alfio Marchini e Francesco Storace. Incontratevi, comparate i vostri programmi, date una speranza concreta ai romani dettando le condizioni perché ci sia una candidatura condivisa supportata dalla competenza e dall’entusiasmo degli altri. Non spetta a me individuare i criteri per procedere a questa scelta. Quando si vuole raggiungere un obiettivo importante normalmente si punta su chi ha maggiori chances, ma mi rendo conto che oggi entrano in gioco molti altri fattori.
Penso solo che tra questi fattori vadano anche considerate queste foto, quello che rappresentano: l’urgenza, l’attesa, il dramma ma anche l’imponenza del compito che attende chi vuole salvare Roma.
