Skip to main content

Tutti i segreti di Haibatullah Akhunzada, il nuovo leader dei Taliban

Confermata la morte del leader dei Taliban, Mullah Akhtar Mansour, rimasto ucciso il 21 maggio in un attacco sferrato da un drone americano nella provincia pakistana del Baluchistan, i membri del gruppo fondamentalista islamico non hanno perso tempo e si sono riuniti per nominare un successore.

LA NOMINA

Haibatullah Akhunzada è stato nominato nuovo leader dei Taliban, dopo esser stato raggiunto un accordo unanime in seno alla Shura (il consiglio supremo)”, ha affermato mercoledì scorso il portavoce del gruppo, Zaabinullah Mujahid, come riporta il quotidiano Iran Daily.
La notizia ha posto fine a giorni di disordini, in cui i Taliban si erano mostrati poco inclini a confermare la morte di Akhunzada per mano americana. “Tutti i membri della Shura hanno promesso fedeltà allo Sheikh Haibatullah […] Tutti dovranno obbedire al nuovo Emir-al-Monimeen”, si legge in un messaggio ufficiale dei Taliban e citato dall’Huffington Post Usa.

Sirajuddin Haqqani, responsabile di molti degli attacchi kamikaze che negli ultimi anni hanno insanguinato Kabul, e Mullah Mohammad Yaqoob, figlio del celebre capo spirituale dei Taliban, Mullah Mohammad Omar, sono stati nominati comandanti in seconda di Akhunzada.

CHI é HAIBATULLAH AKHUNZADA

“Haibatullah Akhunzada, definito in uno degli ultimi rapporti delle Nazioni Unite come il capo della giustizia presso i Talebani, è conosciuto per essere un noto esperto di questioni religiose”, scrive il quotidiano turco Hurriyet, tuttavia, non sono molte le informazioni a disposizione sul suo passato.
La nuova guida dei Taliban “si reputa abbia sessanta anni, che sia membro della tribù Noorzai e sia originario di Kandahar, che si trova nel sud dell’Afhganistan ed è il quartier generale del gruppo islamista”, si legge sull’Huffington Post Usa.

La nomina di Haibatullah non è casuale, in quanto figura nota all’interno dei Taliban, vicina allo storico leader Omar Mansour, con il quale condivideva l’idea che non fosse opportuno mostrarsi in pubblico o far circolare proprie foto. Alcuni Taliban, infatti, credono che il Mullah Omar sia stato ucciso dopo che una sua foto sia stata tracciata e poi diffusa.

Su Al-Jazeera si legge che Haibatullah, “decisamente più anziano del Mullah Omar” è “molto rispettato” e che “tutte queste cose fanno pensare che questi possa essere in grado di riunire i Taliban, motivo per cui come leader del gruppo non è stato scelto Sirajuddin Haqqani”.

L’AFGHANISTAN DOPO LA NOMINA DI AKHUNZADA

La nomina di Akhunzada ha destato non poche preoccupazioni tra gli esperti, i quali reputano che l’estremismo del nuovo leader dei Taliban possa mettere a repentaglio i già precari negoziati di pace patrocinati dal Quadrilateral Coordination Group, che comprende Afghanistan, Cina, Pakistan e Stati Uniti. “La nomina di Akhunzada potrebbe ripercuotersi sul processo di pace. Lui, molto vicino al Mullah Omar, è noto per essere un mujahid (combattente) inflessibile, che ricompatterà il fronte dei Taliban”, riporta Al-Jazeera. “Una fonte vicina ai Taliban, che ha preferito conservare l’anonimato, ha affermato che i Taliban, guidati da Akhunzada, sono intenzionati a prendersi la loro rivincita contro le forze di occupazione straniere e il governo afghano, complice per la morte di Omar Mohammad Mansour”, prosegue l’emittente qatarina.

L’OPERAZIONE OMARI

Il messaggio, che suona a tutti gli effetti come una minaccia, è arrivato mercoledì, giorno in cui un attacco suicida, nei pressi di Kabul, è costato la vita ad almeno dieci persone. L’attentato non è stato rivendicato nell’immediato, tuttavia le forze di sicurezza afghane hanno motivo di credere che questo porti la firma dei Taliban i quali, tra l’altro, lo scorso 12 aprile, hanno dichiarato l’inizio dell’annuale offensiva primaverile. L’Operazione Omari – questo il nome in codice assegnatogli – è un insieme di attacchi, condotti su larga scala, che hanno come obiettivo colpire i capisaldi del governo afghano, dunque le potenze occidentali che lo sostengono, tramite attentati suicidi ed episodi di guerriglia. L’annuncio dell’inizio dell’Operazione è stato dato pochi giorni dopo che il Segretario di Stato americano John Kerry ha visitato Kabul e ha ribadito il sostegno fornito dalla potenza occidentale al governo di unità nazionale presieduto dal Presidente Ashraf Ghani, si legge su Reuters.

(Department of Defense photograph by Lt. j. g. Joe Painter/RELEASED)



×

Iscriviti alla newsletter