In Senegal l’agricoltura, fonte di reddito, occupazione e sostentamento per più del 65 per cento della popolazione, rappresenta circa l’8 per cento del prodotto interno lordo.
Obiettivo prioritario nella rinnovata politica agricola senegalese è sviluppare adeguatamente la risicoltura, così da riuscire a coprire, entro il 2017, la domanda nazionale. Poiché il progetto si preannuncia ambizioso, è necessario che nell’agricoltura locale siano introdotte tecniche innovative e appropriate, affinché gli obiettivi prefissati siano raggiunti.
In questo senso, l’impegno dell’Italia non è mancato, come dimostra la conferenza organizzata dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), in collaborazione con l’Istituto di Bioscienze e Biorisorse e l’Istituto di Biometeorologia, che si terrà martedì 31 maggio. Scopo della Conferenza, in occasione della quale sarà esposta la mostra fotografica sul Senegal di Vittorio Tulli, è far conoscere anche in Italia i risultati raggiunti dalla collaborazione, altamente sinergica, tra Cooperazione Italiana e Cnr da una parte e il Senegal dall’altra.
Affinché l’agricoltura senegalese faccia dei passi in avanti, le istituzioni europee sono chiamate a svolgere una funzione importante, per trasferire efficacemente dei modelli di sviluppo sostenibile, stabilendo solidi partenariati con le istituzioni scientifiche dei Paesi africani a supporto delle attività della Cooperazione Internazionale. Il Cnr è impegnato in questa strategia sia attraverso i molteplici accordi di collaborazione con le istituzioni scientifiche – quale l’accordo quadro con l’Istituto Senegalese di Ricerca Agricola (Isra) – sia investendo in programmi e progetti inscritti nel quadro dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo.
Il Cnr, attraverso l’Istituto di Bioscienze e Biorisorse e l’Istituto di Biometeorologia, partecipa al Programma d’Appoggio al Programma Nazionale d’Investimento in Agricoltura in Senegal (Papsen), per assistere, insieme all’Isra, i produttori agricoli nell’introduzione di nuove tecniche che apportino delle migliorie specie nella risicoltura della Casamance.
Papsen, con un investimento di circa 35 milioni di Euro, è attualmente il più importante risultato della collaborazione tra il ministero dell’Agricoltura e dell’Infrastrutturazione Rurale del Senegal, la Cooperazione Italiana e la Cooperazione Israeliana. L’obiettivo è di rinforzare la sicurezza alimentare e la promozione dello sviluppo locale, grazie a sistemi agricoli innovativi e sostenibili per raggiungere il primo obiettivo del Millennio per lo Sviluppo: ridurre l’estrema povertà e la fame.