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Perché (forse) voterò No al referendum

Lavoro cassimatis, GIULIANO CAZZOLA

Nel referendum costituzionale sono orientato a votare No. Mi trovo, però, in compagnia di personalità e di forze politiche  e culturali con cui non ho nulla da spartire, se non una profonda (e, credo, reciproca) ostilità. Mi domando se questa mia propensione, non fatti, non sia determinata da un’inconsapevole disistima nei confronti di me stesso. Credo che dovrò parlarne col mio amico psichiatra.

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Dopo aver letto della sentenza del Tribunale di Roma secondo la quale la sottrazione, da parte di una vicina, del gatto Pongo non può essere considerata un reato per lo scarso valore economico dell’animale, mi sono premurato di avvisare il vicinato che, se mai vi fosse l’intenzione di rubarmi qualche cosa, preferirei che lo facessero con l’automobile.

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Quando guardo negli occhi Monica e Guendalina e scorgo l’affetto immenso e disinteressato che le due gattine donano a me e a mia moglie, mi chiedo come possono essere considerate una res nullius.

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La Francia brucia. Ma quando un sindacato si consegna a pratiche luddiste dà soltanto prova di una disperata debolezza.

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