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Tutti i progetti di Cnh Industrial in Africa

Scarsa meccanizzazione ed estrema frammentazione delle aziende sono fattori che incidono pesantemente sulla produttività dell’agricoltura africana; una produttività che deve crescere nell’immediato futuro”. E’ quanto ha detto Carlo Lambro, Membro del Group Executive Council di CNH Industrial e brand President di New Holland Agriculture, nel corso della Conferenza ministeriale Italia-Africa tenutasi ieri alla Farnesina.

(Il discorso del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella)

L’ANALISI

“L’Africa ha assolutamente e urgentemente bisogno di incrementare il proprio livello di meccanizzazione agricola. E non lo dico io, ma i numeri, ha aggiunto Lambro: “Vediamo un dato relativo ai trattori. In Europa, in media, ci sono al lavoro 653 trattori ogni 100 chilometri quadrati di terreno coltivabile. In Africa, 46, meno del 10%”. “Altrettanto rilevanti – ha proseguito Lambro – sono i dati che riguardano la dimensione media in ettari delle aziende agricole africane, la maggior parte delle quali sono di tipo familiare e votate all’autoconsumo”. La dimensione media di queste aziende è di 1,3 ettari, contro i 14,7 dell’Europa, i 50,7 dell’America Latina e 186 ettari del Nord America.

(Il piano di Matteo Renzi per l’Africa)

IL RUOLO DI CNH

Lambro ha sottolineato: “In Africa ciò che distingue un trattore da un altro è la specializzazione dei prodotti su misura per le molteplici realtà agricole del continente, cioè capaci di resistere a condizioni climatiche spesso estreme di utilizzo semplice e intuitivo efficienti dal punto di vista dei consumi poco inquinanti e molto produttive”.

Aziende globali come CNH Industrial, che operano nel settore dei capital goods, sono tra i protagonisti dello sviluppo agricolo dell’Africa, mediante numerose collaborazioni con diverse organizzazioni internazionali e con quelle non – profit per favorire progetti di formazione continua presso le comunica locali. Di recente per esempio, a testimonianza di uno sforzo condiviso è stato firmato con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO),  un progetto di gestione sostenibile dell’acqua nel Governatorato di Kebili in Tunisia volto alla costruzione e alla riparazione dei tradizionali sistemi di raccolta delle acque, alla realizzazione di orti per le famiglie, al miglioramento dell’attività pastorale e alla creazione sia di frutteti,  sia di nuove aree boschive.

(I progetti del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni)

I NUMERI

Per lo sviluppo di questi prodotti, CNH Industrial ha investito negli ultimi 3 anni oltre 50 milioni di dollari, che hanno consentito di realizzare macchina robuste e versatili, ricche di caratteristiche pensate per aumentare la produttività, semplice ed intuitive, con un costo di esercizio contenuto. New Hollande Agriculture è il brand numero uno tra i produttori occidentali e opera in 34 paesi africani, con 24 distributori e 265 punti vendita. “Grazie anche alla nostra presenza capillare – ha detto Lambro – consegniamo circa 5.000 trattori all’anno, con una quota di mercato del 20%, che arriva al 40% in Africa Orientale”.

(Il discorso del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella)

LE SFIDE

Il Membro del Group Executive Council di CNH Industrial ha sottolineato poi che “i trattori che nel corso degli ultimi anni abbiamo messo a disposizione di varie organizzazioni no-profit hanno invariabilmente svolto due ruoli fondamentali: quello di moltiplicatore della produttività agricola e quello di catalizzatore dei piccoli produttori delle aree interessate”. Gli effetti sono rilevanti, ha aggiunto il top manager: “Un trattore moderno ed efficiente, una macchina da raccolta capace di diminuire le perdite di prodotto in maniera esponenziale rispetto alla raccolta manuale, attrezzature agricole efficaci e affidabili, possono stimolare l’aggregazione di realtà produttive votate alla sussistenza e all’autoconsumo, con benefici immediati per tutti”.

(Il piano di Matteo Renzi per l’Africa)

LO SCENARIO

Così Lambro ha concluso il suo intervento: “Quello che invece vi posso garantire è che intorno ad una macchina agricola cresce la produttività, ma anche la fiducia, l’entusiasmo e la progettualità per un futuro migliore. CNH Industrial è attiva in Africa con progetti di sostenibilità non fine a se stessi, ma creati con l’obbiettivo di crescere insieme alle comunità locali”.

TUTTI GLI APPROFONDIMENTI SULLA MINISTERIALE ITALIA-AFRICA:

Il discorso del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Il piano di Matteo Renzi per l’Africa

I progetti del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni

La gallery fotografica della Conferenza

I video della Conferenza


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