Nel giorno di San Pietro e Paolo, i metalmeccanici hanno riunito le loro segreterie unitarie al numero civico 36 di corso Trieste a Roma, sede nazionale di Fim, Fiom e Uilm.
BENTIVOGLI, LANDINI E PALOMBELLA IN PIAZZA DELLA LOGGIA A BRESCIA
Nella sala riunioni al primo piano del palazzo ch’era della Flm (dove sono distribuiti gli uffici della Uilm nazionale) Marco Bentivogli, Maurizio Landini e Rocco Palombella (insieme a tutti i segretari nazionali delle tre sigle di riferimento) hanno fatto il punto su quelli che dovranno essere i prossimi passi per sbloccare la trattativa per il rinnovo contrattuale del settore specifico. Intanto i tre segretari generali di Fim, Fiom e Uilm parleranno dopodomani a Brescia in piazza della Loggia dove giungerà il corteo dei lavoratori partito dalle ore 9.00 del mattina da via Garibaldi. Gli scioperi nella provincia bresciana saranno di 8 ore o con diverse modalità comunicate dalle Rsu, al fine di garantire la massima adesione alla manifestazione in questione. Perché i tre leader hanno scelto di stare a Brescia? Lo spiegano proprio loro: “Si è scelto –hanno fatto sapere – di indire lo sciopero e la manifestazione per il primo luglio in quanto nella stessa data nel pomeriggio si svolgerà a Brescia l’Assemblea Generale di Federmeccanica, con la presenza del Presidente di Federmeccanica Fabio Storchi e del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia”.
FEDERMECCANICA VENERDÌ PROSSIMO AL TEATRO GRANDE DI BRESCIA
Infatti l’assise degli imprenditori metalmeccanici alle 14,30 presso il Teatro Grande di Brescia con l’introduzione del presidente della Confindustria locale, Marco Bonometti, e del sindaco della città, Emilio Del Bono. Il tema dell’Assemblea sarà “Il rinnovamento”, basato su un paio di conversazioni di approfondimento: “L’Impresa come bene comune” e “La centralità della Persona”. Alla prima conversazione prenderanno parte: Enzo Benigni, Presidente ed Ad di “Elettronica Spa”; il sociologo Aldo Bonomi, Presidente del consorzio AASTER; Pasquale Forte, Presidente Eldor Corporation SpA. Al secondo “panel” interverranno: Claudio Galli, “Regional HR EMEA Lombardini-Kohler Engines”; Mariacristina Gribaudi, Amministratrice Unica Keyline SpA e Daniele Marini, “Università di Padova, Community Media Research”. Oltre a Fabio Storchi e Vincenzo Boccia, prenderà la parola anche Tommaso Nannicini che è il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio che segue per conto del governo il dossier della possibile riforma contrattuale.
CAMUSSO, FURLAN E BARBAGALLO DA BOCCIA
Proprio a questo riguardo, ieri i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, si sono incontrati con il leader degli industriali presso la foresteria di Confindustria a Roma. “E’ stato un primo incontro conoscitivo -ha spiegato Vincenzo Boccia– C’è una ripresa del dialogo ma dove andiamo a parare lo vedremo ‘step by step. E’ stato il primo incontro dopo la mia elezione e ci siamo dati fine luglio per fare il punto su alcuni tavoli tecnici e capire se c’è una condivisione comune”. Sullo stesso tenore il giudizio di Susanna Camusso: “”Più che un inizio di negoziato abbiamo conosciuto la nuova presidenza e il nuovo responsabile delle relazioni industriali. Durante l’incontro è stato portato avanti uno scambio di opinioni su come comporre un’agenda che parte dai temi delle politiche attive e passive, ma affronta anche le questioni di cui stiamo discutendo con il governo, ovviamente poi passa per la contrattazione, il welfare, la bilateralità e tutte le questioni più sindacali”. Carmelo Barbagallo è stato il più esplicito: “Nelle prossime settimane – ha precisato – si svolgeranno alcuni incontri di carattere tecnico nel corso dei quali saranno approfonditi 4 capitoli, con particolare attenzione alla rappresentanza e rappresentatività, alle politiche attive e passive del lavoro, alla contrattazione, al welfare e alla bilateralità. Al termine di questo lavoro, ci sarà un nuovo appuntamento, il prossimo 29 luglio, per fare il punto sull’avanzamento del confronto. Insomma, possiamo dire che c’è stata una ripresa del dialogo: è evidente che, intanto, bisogna rinnovare tutti i contratti per i quali sono aperti o stanno per avviarsi i relativi tavoli di categoria”.
CARMELO BARBAGALLO E LA RIFORMA CONTRATTUALE
Proprio su come dovrà essere la riforma contrattuale il segretario generale della Uil ha un’idea ben precisa: “Noi abbiamo sempre sostenuto – ha sostenuto Barbagallo solo qualche giorno fa ad un dibattito a Treviso – nella nostra proposta di nuovo sistema contrattuale e delle relazioni industriali, che ci vuole un contratto nazionale leggero perché la contrattazione di secondo livello, che va diffusa capillarmente e implementata anche per territorio, settore, filiera, allo stato attuale è diminuita.Io sono per accettare la sfida della produttività perché un paese che non ha produttività difficilmente risolve i problemi economici. Alcune aziende che hanno fatto investimenti sul benessere lavorativo hanno accresciuto loro risultati dal 25% al 45%. Se ci sono aziende di piccola dimensione occorre poter fare contrattazione di territorio, di filiera, di settore in modo da avere non ‘dumping’ fra i settori, ma con una contrattazione di secondo livello e un riconoscimento della produttività che siano coerenti per tutti i settori e comunque non a discapito della contrattazione nazionale”.
I CONTRATTI ANCORA DA RINNOVARE
E’ bene ricordare che non c’è solo il contratto nazionale dei metalmeccanici da fare per più di un milione e mezzo di lavoratori interessati, perché esistono altri cinquanta Ccnl che attendono il rinnovo. In totale di otto milioni i dipendenti aspettano il contratto e, di questi, circa tre milioni sono addetti pubblici. E’ questo il contesto che vedrà i metalmeccanici continuare la mobilitazione contro Federmeccanica ed Assistal. Oltre alle nuove ore di sciopero da tenersi a livello territoriale in ogni provincia d’Italia, la protesta delle tute blu prevede: il blocco delle ore di straordinario e delle flessibilità; incontri e informazione con tutte le forze politiche e con le Istituzioni locali; iniziative e incontri informativi rivolte alla stampa e ai “mass media”. E’ molto probabile che tutto questo ancora non basterà a sbloccare la vertenza in questione.
IL DOPO BRESCIA
In questo senso, sarà importante ascoltare le proposizioni che i leader sindacali esporranno dopodomani in piazza della Loggia e Brescia e valutare, subito dopo, le parole che il presidente Fabio Storchi userà, a proposito di contratto, nella relazione pomeridiana all’assemblea di Federmeccanica nel Teatro Grande della città lombarda. Per i metalmeccanici il 2 luglio costituirà la data per comprendere meglio dove andrà “a parare” la vertenza contrattuale.